The Seafarer, prima edizione di Ida Gordon, 1960.. in collaborazione con J.R.R: Tolkien

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In collaborazione con J.R.R. Tolkien

The Seafarer è un poema contenuto in uno dei quattro manoscritti di opere poetiche in antico inglese giunto fino ai giorni nostri, il Libro di Exeter, Centoventiquattro versi compongono questo poema indicato comunemente come elegia, un "poema che lamenta una perdita"

A narrare un vecchio marinaio che giudica la propria vita attraverso i ricordi. Diviso in due parti, differenti tra loro, vede la prima come narrazione romantica del sua vita di costellata di gioie e difficoltà. Nella seconda,l'anziano marinaio si rivolge al pubblico consigliandolo su quale atteggiamento, secondo lui, si dovrebbe tenere nei confronti del Signore.

Questo volumetto, è l'edizione commentata del poema Arthur Brown e A.J. Bliss, quest'ultimo curatore assieme a T.P. Dunning del volume The Seafarer ed è stato pubblicato nella collana The Wanderer. Methuen's Old English Library, i cui curatori generali erano

Il lavoro di Gordon e Tolkien però non vede la luce poiché Gordon viene a mancare nel 1938. Sua moglie Ida Gordon, accademica britannica specializzata in inglese medievale e norreno, dopo la morte del marito decide di rielaborare il testo incompiuto e pubblicarlo. Cosa che avviene nel 1960 con questa edizione con il consenso dello stesso Tolkien. Il testo presente il nome di Ida Gordon a causa delle numerose revisioni al testo originale ma il lavoro e l'aiuto di Tolkien sono stati ampiamente riconosciuti.

Per un maggiore e approfondito studio su The Seafarer e Tolkien, si consiglia il saggio di Miranda Wilcox, Exilic imagining in The Seafare and The Lord of the Rings in Tolkien the Medievalist a cura di Jane Chance (Routledge, 2003, pp. 133-153).

La poesia di Tolkien 'Monað Modes Lust mid Mereflode', che appare nel The Lost Road e The Notion Club Papers, deriva da questo da The Seafarer.

La poesia di Tolkien 'Monað Modes Lust mid Mereflode', che appare nel The Lost Road e The Notion Club Papers, deriva da questo da The Seafarer.

[The desire of my spirit urges me to journey forth over the flowing sea, that far hence across the hills of water and the whale's country I may seek the land of strangers. No mind have I for harp, nor gift of ring, nor delight in women, nor joy in the world, nor concern with aught else save the rolling of the waves.]

J.R.R. Tolkien fa proferire queste parole dal mette queste parole in bocca al marinaio Ælfwine (Amico degli Elfi, colui il quale ha trovato la Strada Diritta ed è giunto a Tol Eressea, nelle bozze di The Lost Road, e che riutilizzerà, apportando delle modifiche, in The Notion Club Papers. Essi si basano su un accordo di linee del poema anglosassone The Seafarer , conservata nel Libro di Exeter.

Il testo riportato, con la traduzione inglese, si trova in The Lost Road, p. 84.

Nella prefazione di Ida Gordon si legge:

[...] Quando mio marito, il professor EV Gordon, morto nel 1938 ha lasciato un progetto incompiuto di un'edizione di The Wanderer e The Seafarer, su cui aveva lavorato in collaborazione con il Professor JRR Tolkien. E la mia prima intenzione, con l'approvazione del professor Tolkien, è stato quello di mettere in forma finale quell'edizione. [...]

[...] ho presentato l'edizione a mio nome perché rappresenta una visione del poema fondamentalmente diversa da quella del progetto originale. Tuttavia, l'edizione comprende gran parte del materiale originale, soprattutto nelle note. [...]

[...] Vorrei ringraziare il Professor Tolkien per alcune note dato a me con la sua solita generosità [...]


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