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The shadow - L'ombra

Creato il 16 luglio 2011 da Misterjamesford
The shadow - L'ombraLa trama (con parole mie): David è un ex marine che ha prestato servizio in Iraq, e grazie ad un commilitone ha conosciuto una valle europea perfetta per praticare biking.
Così, una volta tornato dalla guerra, decide di organizzare un viaggio alla scoperta di quei luoghi incontaminati: in una locanda conosce Angeline, un'altra appassionata di biking insidiata da due cacciatori dal temperamento violento che i due riescono a seminare prima di darsi alla fuga.
L'inseguimento porterà la coppia al centro di una zona perennemente avvolta dalla nebbia e origine di leggende locali, dove sopravvivere diventerà la necessità non tanto rispetto agli inseguitori mai domi, quanto ad un misterioso essere che pare interessarsi ad ogni sventurato che transita in quei luoghi, destinandolo ad una morte terribile.
Ma attenzione: non sempre tutto è come sembra.
Neppure il fatto che The shadow, annunciato come il simbolo della rinascita dell'horror italiano, effettivamente lo sia.
A volte, più che di aspettative alte o basse, mi pare proprio questione di buon senso.
Vorrei scoprire, sinceramente, cosa la critica pare aver trovato nel film d'esordio del musicista Federico Zampaglione per poterlo accogliere come fosse la manna dal cielo per l'horror nostrano, morto e sepolto ormai dai tempi di Mario Bava e del primo Dario Argento, se non fosse per qualche perla isolata come Lidris cuadrade di tre, distribuito localmente e praticamente sconosciuto oltre i confini regionali.
Da tempo non trovavo - neppure tra i film americani o anglosassoni - una così evidente mancanza di logica nella costruzione di una sceneggiatura, per giunta spocchiosa e strabordante citazioni cinematografiche buttate giusto per dimostrare che sì, i fratelli Zampaglione di Cinema ne sanno: ebbene, The shadow ha superato ogni deludente film di genere passato di recente su questi schermi attestandosi a livelli ottimi di bottigliate, tanto da farmi mangiare le mani al pensiero di non averlo guardato all'uscita, in modo da poterlo schiaffare in una qualche classifica del peggio dell'anno come gli sarebbe convenuto.
Spaventi - quali? - telefonatissimi, protagonisti piatti e poco coinvolgenti, un'ambientazione che è un non luogo - da un certo punto di vista una scelta giusta, dall'altro un impoverimento della già debole ossatura della pellicola -, un "mostro" privo di qualsivoglia carattere che pare la morte de Il settimo sigillo in preda all'artrosi ed affetta da mutismo, tentativi di metacinema malriusciti - il corridoio con i ritratti di Hitler e Stalin seguiti a ruota da quelli di Bush e Saddam - ed un crescendo finale completamente illogico che scade nel ridicolo quando il gioco messo in piedi quasi fosse un colpo di genio dagli autori crolla come un castello di carte grazie all'eco delle risatone che in casa Ford sono partite pensando ai famigerati boschi iracheni, uno dei tratti notoriamente distintivi del Paese mediorientale.
Un tentativo maldestro e scialbo, dunque, di portare l'horror ad una sorta di connotazione politica attuale senza minimamente preoccuparsi non solo della logica, ma anche delle ambientazioni e dei contesti, generalizzando il tutto senza soffermarsi in alcuna spiegazione, virando al ridicolo involontario spesso e volentieri e confezionando una squadra di protagonisti squinternata come non se ne vedevano dai peggiori slasher degli anni ottanta. 
Roba che, a confronto, Hatchetmi è parso quasi da rivalutare come un must imprescindibile.
Onestamente, non ho mai particolarmente stravisto per i Tiromancino, ma ti prego, Zampaglione, ascolta questo appello: molla la macchina da presa e torna a fare musica, perchè se l'altro sciagurato di Ligabue prima di ammorbarci con una schifezza galattica come Da zero a dieci è riuscito a confezionare il passabile Radiofreccia, tu hai steccato pure la prima.
Sarà perchè di horror pop, anche se mascherati da insistiti e truci gore - e le scene in merito sono tra le peggiori che abbia mai visto -, non ce n'è mai, ma proprio mai, stato il bisogno.
MrFord
"Do I hear what I think I'm hearing?
Do I see the signs I think I see?
Or is this just a fantasy?
Is it true that the beast is waking
stirring in his restless sleep tonight
in the pale moonlight
in the grip of this cold December
you and I have reason to remember."
Abba - "Soldiers" -

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