Se siete soliti scorrere le pagine virtuali di The New Noise, una proposta come quella dei The Spills potrà sembrarvi un poco edulcorata nel suo affiancare una smaccata sensibilità pop a un indie rock dalle sfumature noise. La formazione dello Yorkshire prosegue nella ricerca di un equilibrio tra melodia e vibrazioni anni Novanta, tanto che anche la biografia fa riferimento a Pavement, Weezer e Modest Mouse. Questi ultimi sono forse quelli che si sentono maggiormente tra i solchi di “Flash Floods”, anche se sono presenti inflessioni dal retrogusto punk (“Broken Guts”). Sembrano dei bravi ragazzi, ma piace loro graffiare ed è proprio nei momenti più ruvidi che danno il meglio: “Stopper” è in tal senso il brano principe, cui fanno seguito un delicato strumentale (“I Shot An Arrow Into The Air”) e due episodi sospesi tra le diverse anime mostrate sinora (“A Film And A Frame” e “Rust”). La maggior parte delle canzoni contenute in Collecting Dust sono sorrette dalla chitarra elettrica, ma vi sono frangenti in cui è possibile apprezzare anche gli altri strumenti, che di rado ricoprono un mero ruolo di accompagnamento. Pur nel loro essere mossi da una veemenza ai limiti dell’adolescenziale, i quattro Spills sono riusciti a confezionare un lp di pregevole fattura che saprà tenervi compagnia per qualche ascolto…
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