Li hanno accusati di aver copiato From Software, e forse è vero. Ma con The Surge i Deck13 vogliono e possono finalmente stupire. Un sistema di combattimento più fisico ed un futuro spietato sono i cardini del loro nuovo titolo.
Articolo a cura di Francesco Serino
- Disponibile per:
- Pc
- PS4
- Xbox One
Francesco Serino ha videogiocato tanto e a tutto, posseduto due diversi Tamagotchi e abbandonato un Furby in autostrada. Mentre cresceva i pixel rimpicciolivano, mentre leggeva ha iniziato a scrivere. E ora eccolo qua, dopo un salto nello spaziotempo atterra su Everyeye, ma già da tempo è su Facebook, su Twitter e su Google Plus.
La grande occasione dei Deck13 è arrivata nel 2012, con il via libera al progetto Lords of the Fallen. Con il pubblico in piena estasi da Dark Souls, questa piccola software house tedesca decise di tentare il colpaccio, sviluppando un gioco di ruolo action dal gameplay molto simile. Forse per premiarne il coraggio, il destino ci mise lo zampino: Lords of the Fallen si presentò nei negozi nell'ottobre 2014, proprio mentre la "next gen" di Xbox One e PlayStation4 decollava, e gli scaffali dei negozi reclamavano a gran voce nuovi giochi, ancor prima che un nuovo Dark Souls. Il gioco giusto al momento giusto può cambiare il corso di un'intera carriera, e per Deck13 fu proprio così. Lords of The Fallen, nonostante le sbavature tecniche, proponeva un gameplay solido e divertente, e proprio nel momento in cui "la fame" degli appassionati raggiungeva livelli di guardia. Da quel successo, nasce il progetto The Surge, uno dei giochi più interessanti mostrati al What's Next de Focus di Parigi.
L'esoscheletro è mio!
Cresciuta l'autostima, è cresciuto anche il coraggio: via la solita ambientazione fantasy e via anche il sistema di progressione già visto in troppi giochi. Con The Surge, Deck13 sterza bruscamente verso la science fiction, puntando l'orologio della macchina del tempo verso un futuro che vede il nostro pianeta oramai alla fine dei suoi giorni. Dilaniata dai continui disastri ambientali, e da una popolazione sempre più anziana, la società è sul punto di crollare. Come conseguenza della nascita di IA avanzate, che lentamente hanno sostituito gli umani non solo nelle fabbriche, manca anche il lavoro. I più volenterosi sono costretti a spingersi sempre più lontano dalle città, accettando pericolosissime mansioni che richiedono l'uso costante di esoscheletri potenziati. Il protagonista di The Surge è uno di questi disperati, doppiamente sfortunato perché non avrà nemmeno il tempo di fare carriera come un Gordon Freeman qualsiasi, ma vedrà il mondo crollare proprio durante il suo primo giorno di lavoro. La demo portata all'evento Focus parte con del rumore statico, immancabili urla dagli altoparlanti e poi silenzio, rotto a singhiozzo solo da rumori ritmici meccanici di stantuffi e ingranaggi in lontananza. Davanti al nostro eroe, quelli che fino a pochi attimi prima erano semplici colleghi, e che ora hanno l'aspetto di cibernetici zombi, capaci di farci saltare la testa senza il benché minimo rimorso. Jan Klose e Sven Hammer, rispettivamente CEO e Game Designer di Deck13, ci spiegano che The Surge, al contrario di The Lords of the Fallen, nasce con l'obiettivo di dare al genere qualcosa di nuovo: un sistema di loot diverso da tutti gli altri, per esempio. In The Surge, il combattimento è il solito mix di strategia e precisione, in cui il tempismo e la difesa giocano un ruolo fondamentale. Nel titolo Deck13 due colpi incassati possono metterti definitivamente fuori gioco, e due inferti a vuoto lasciarti senza fiato e in balia degli eventi. La grande novità è rappresentata dalla possibilità di mirare individualmente gli arti dei nemici (un discreto ma efficace segnalino luminoso ci mostrerà sempre dove andranno a colpire i nostri fendenti): se riusciremo ad amputarne uno, avremo la possibilità di raccogliere e utilizzare la parte di esoscheletro che quello specifico arto indossava. Ogni esoscheletro presente (non ci hanno voluto dire quanti saranno, ma solo perché il loro numero non è ancora stato deciso) ha le sue caratteristiche ben precise, che andranno a modificare sostanzialmente le nostre capacità. È possibile indossare contemporaneamente parti di armature diverse, un dettaglio che rende il look del nostro alter-ego sempre diverso e sempre più personale.
Questa possibilità apre a strategie completamente nuove: i nemici non sono più soltanto una minaccia da eliminare il prima possibile, ma anche una fonte potenzialmente inesauribile di armi e armature. Nel mucchio bisogna imparare a distinguere velocemente gli avversari, per poi suddividerli tra obiettivi prioritari, da eliminare il prima possibile, e obiettivi su cui lavorare "al millimetro", ossia i nemici che presentano parti di equipaggiamento potenzialmente interessanti da "strappare via". Il game over, proprio come in Lords of the Fallen (e gli originali giapponesi...), è sempre dietro l'angolo. Nel caso in cui si cada in battaglia, e accadrà anche abbastanza spesso, è possibile tornare in vita sfruttando una delle camere di sicurezza presente in ciascun livello. Le camere di sicurezza andranno attivate prima di essere utilizzate, e non garantiscono al 100% il recupero di tutto l'equipaggiamento. Il livello in cui era ambientata la demo di The Surge che ci è stata mostrata, era strutturato in modo molto semplice, ma già presentava diversi percorsi a bivi su cui gli sviluppatori sembrano puntare molto: " la scelta di quali nemici e puzzle ambientali affrontare è tutta del giocatore", ci racconta Sven Hammer. Il culmine dello show non poteva che essere un intrigante boss meccanico, una sorta di medusa robotica che sfrutta potentissimi pistoni d'acciaio per tirare pesanti zampate a terra e per roteare furiosamente e minacciosamente in aria. The Surge uscirà su Pc, Xbox One e PlayStation4 nel 2017.
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