John Marsden
Dopo aver lasciato l’università Marsden è diventato depresso, lui attribuisce quaesta depressione in parte alla sua inabilità a trovare un lavoro adatto a lui malattia che si andava aggravando in pensieri suicidi. Marsden inizia a vedere degli psichiatri. Uno di questi decise di farlo ricoverare presso un ospedale psichiatrico con la diagnosi di depressione. Marsden riconosce la sua permanenza nell’ospedale psichiatrico come un importante periodo della sua vita. Dopo la sua permanenza in ospedale Marsden continua a fare diversi lavori. In seguito a questo periodo di sbandamento, nel 1978 Marsden decide di provare la carriera dell’insegnamento, accorgendosi che questa fosse da sempre la carriera che più gli si addiceva. Pur lavorando alla prestigiosa Geelong Grammar School, Marsden prese la decisione di scrivere per i teenagers, seguendo la sua insoddisfazione per gli studenti apatici verso la lettura o l’osservazione che i teenagers, più semplicemente, non leggessero affatto. Così scrisse “So Much To tell You” in sole 3 settimane e il libro fu pubblicato nel 1987. Il libro fu molto apprezzato dai teenagers, vendendo un gran numero di copie e vincendo numerosi premi.
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The Tomorrow Series
1. Il domani che verrà (isbn:9788876250804)
+ altri 6 a seguire
Otto ragazzi sfideranno l’inferno per riconquistare il loro futuro…
Titolo: Il Domani che verrà
Autore: ohn Marsden
Serie: The Tomorrow Serie, vol. 1
Edito da: Fazi (LAIN)
Prezzo: 14,90€
Genere: Avventura, Young Adult, Guerra
Pagine: 251 p.
Voto:
Trama: Sullo sfondo di un avveniristico scenario da Terza Guerra Mondiale, i giovani protagonisti esplorano la natura della paura e della violenza e scoprono il coraggio di lottare per il loro futuro.
Da qualche parte, là fuori, Ellie e i suoi amici si stanno nascondendo. Sono sotto shock, terrorizzati, soli. Non hanno armi, solo il loro coraggio. Non possono contare su nessuno, solo su se stessi. Non gli rimane più nulla, solo la loro amicizia. Il loro paese è stato invaso. Le loro famiglie sono state impriogionate. Otto ragazzi sfideranno l’inferno per riconquistare il loro futuro.
Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per una nuova avventura. Hell è la loro destinazione: una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Davanti al fuoco a raccontarsi storie, a scambiarsi i primi baci e leggere classici di altri tempi, gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la vita non sarà più la stessa. Le loro case vuote, i loro animali domestici morti, un’aurea di desolazione che avvolge ogni cosa. L’Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere, sapendo di essere i soli nelle cui mani c’è ancora una possibilità di salvezza, di riprendersi il loro domani.
Sai, quando siamo arrivate alle superiori mi guardavo indietro con un sorriso e pensavo:
Dio mio, com’ero ingenua una volta!Credevo a Babbo Natale e alla fata dei dentini, e che la mamma appendesse i miei disegni in cucina perché erano dei capolavori.Ma ora ho capito una cosa: fino a ieri eravamo innocenti come allora.Non credevamo a Babbo Natale ma avevamo altre illusioni.La più grossa è quella che hai detto tu:ci credevamo al sicuro, e di colpo abbiamo imparato che non è così.E non lo sarà mai più.
Recensione:
Recensione di Nasreen
Ecco che gli uomini tornano all’attacco! Dopo l’arrivo in Italia del fantastico Sandman Slim di Richard Kadrey, eccoci con John Marsdene, scrittore e sceneggiatore, con la sua serie “The Tomorrow” (di sette libri più una potenziale trilogia a seguire) che già sta per approdare nelle sale cinematografiche. Se non è la riscossa degli autori maschi nel settore young adult, non saprei proprio come chiamarlo!
“Il domani che verrà” rappresenta una bella e piacevole novità in ambito di young adult e, soprattutto, nonostante sia scritto da un uomo, non è indirizzato ad un pubblico esclusivamente maschile, come accade spesso con le loro colleghe. È un romanzo fresco, riflessivo, innovativo e adrenalinico che, benché si legga nel giro di un pomeriggio (e questo non è necessariamente un fattone negativo), ha comunque tutte le carte in tavola per appassionare giovani, adulti e di entrambi i sessi, soprattutto.
Come punto di forza possiamo ritrovare uno stile diretto, semplice ma ben strutturato che cattura subito l’attenzione del lettore e lo trascina, letteralmente!, per tutto l’arco delle 250 pagine del romanzo. Gli argomenti sono molti e le vicende numerose e quindi possiamo attribuire all’autore anche un ottimo “equilibrio” e “capacità di sintesi” che gli permette di non perdersi mai nei meandri di approfondimenti inutili o, viceversa, in frettolose e insipide descrizioni.
Altro elemento molto importante è il tema. Un’ipotetica Terza Guerra Mondiale e una terra che, fino ad ora, non è mai stata troppo sfruttata in ambito narrativo: l’Australia. Ci sono un gruppo di ragazzi che decidono, per una volta, di saltare la festa annuale cittadina e di recarsi a fare una bella gita all’Inferno, zona di montagna delle Alpi Australiane che ci vengono descritte con rara maestria. Veramente incantevoli!
Nell’occasione conosciamo tutti i personaggi principali. Ellie, Robyn, Kevin, Homar, Lee, Fi e Corrie sono amici da tempo ma sono anche molto diversi e, altro a favore, nonostante l’amicizia presentano comunque dei tratti “maturi” di reciproche compatibilità e incompatibilità che rendono il gruppo unito ma non falso e illusorio.
Una settimana di pura pace, nascosti nelle montagne Australiane e completamente immersi nel verde fino a quando, al loro ritorno, non scoprono che qualcuno ha approfittato della festa del paese ed ha fatto prigioniere le loro famiglie e occupato la loro città. Hanno perso tutto, le loro case sono state saccheggiate e la loro vita è completamente sconvolta.
A questo punto, possiamo dire che il romanzo ha un immediato picco, dal punto di vista narrativo ed emotivo e ci ritroviamo a soffrire con questi ragazzi che, improvvisamente, si ritrovano completamente soli a dove sfuggire dai colpi di fucile e dalle rappresaglie dei militari.
Quello che, però, fa un po’ storcere la bocca al lettore è che, in effetti, la reazione alla “Rambo” è decisamente troppo immediata. Benché l’adrenalina possa essere una scusante logica e accettabile, vedere che dei normalissimi ragazzi di 17 anni improvvisamente si mettono a tuffarsi qua e la per evitare colpi di fucile, sfuggono ai soldati, si appostano e si mimetizzano come professionisti è un tantino allucinante. Se non vogliamo contare Ellie che sembra in grado di guidare qualunque cosa e, credeteci, se vi diciamo “qualunque cosa”.
Superata la perplessità iniziale di fronte a questa piccola resistenza a dir poco spietata e organizzata non possiamo che finire per amare, letteralmente, questi ragazzi che, spinti dall’amore e dal patriottismo, decidono di rendere la vita impossibile agli invasori, a rischio della vita.
Altro aspetto che stride un po’ nel contesto è l’elemento “sentimentale”. A parte il rapporto fra Kevin e Corrie, il lettore troverà abbastanza strano che Ellie (narratore principale) alla fine di un evento tragico come quello di un invasione trovi il tempo (convivenza forzata a parte) di farsi continuamente mille problemi mentali nei confronti di Homar (suo migliore amico e infatuato di un’altra ragazza) e Lee (con il quale non è mai entrata realmente in confidenza e che ricambia la sua attrazione).
A parte questo, il romanzo presenta innegabili punti di forza, se escludiamo che, purtroppo!!!, è il primo di sette romanzi e si legge in un baleno. Non vediamo l’ora di poter aver fra le mani il seguito di questo romanzo, anche se il terribile sentore che ci vogliano sette anni per veder completata questa serie ci attanaglia l’anima.