Trama: in vacanza in Italia per dimenticare una delusione d'amore, Frank semplice professore di matematica americano, conosce Elise, donna misteriosa ed affascinante, che lo trascinerà ben presto in quello che sembra essere un intrigo decisamente più grande di lui.
Gli ingredienti c'erano tutti. Due star hollywoodiane di primissima grandezza, una citta unica al mondo mostrata al massimo del suo splendore, una trama apparentemente intrigante, avrebbero potuto dare vita quanto meno a qualche cosa di piacevole e divertente, invece "The Tourist" finisce con il somigliare ad una ricetta mal riuscita, insipida e senza alcuno spessore.Non è la prima volta che capita. Le star di Hollywood arrivano qui, armati di soldoni e buone intenzioni, occupano città intere e, vedi l'altrettanto (anche se di genere diverso) orribile "Mangia, prega, ama", toppano alla stragrande.
Qui la regia è affidata a Florian Henckel Von Donnersmarck, autore dell'apprezzato e premiato "Le vite degli altri", che però dimostra di non saper gestire quella che sulla carta doveva essere una commedia dallo stile un pochino retrò, sorta di "omaggio" ad alcuni grandi classici intrepretati da Cary Grant, uno su tutti "Caccia al ladro". Alla fine invece "The Tourist" si dimostra unicamente una cartolina patinata di una Venezia surrealmente tirata a lucido, la storia è pasticciata, priva di alcun appeal, eccessivamente tirata per le lunghe, con un finale frettoloso e scontato.