28 settembre 2015 Lascia un commento
Jason Statham e’ un ex militare statunitense a riposo sulle coste francesi, in apparenza almeno perche’ di mestiere fa il "trasportatore" che nulla ha a che fare coi nerboruti camionisti dell’est Europa che riempiono le nostre autostrade ma al contrario e’ una specie di maestrina rompipalle col fisico da gladiatore e i riflessi di James Bond.
Il nostro trasporta cose e persone ed e’ il migliore in quello che fa, non fosse che ad un certo punto trasgredisce le sue stesse regole mettendosi dalla parte di un "pacco", ovvero una bella orientale rapita, il cui padre e’ un losco figuro implicato nel trasporto di clandestini.
Cattivi cattivissimi, la bella bellissima, polizia poliziotta e lui che saltella, spara e soprattutto guida come un forsennato.
Puo’ essere che stia diventando troppo vecchio per questo genere di film? Non credo. Ho ancora troppa voglia e piacere nel vedere della sana ignoranza in gente che fa del casino con ogni mezzo, purtroppo pero’ la delusione con "The Transporter" e’ enorme.
Non posso nemmeno dirmi penalizzato dal fatto che di motori non m’intendo e tantomeno mi frega perche’ la serie "Fast and Furious" compensa con l’idiozia la mancanza di empatia nei confronti dei motori. Ok, nel finale il grado d’ignoranza sale alle stelle e ci godiamo un po’ di nonsense ipertrofici come piace a noi ma il giudizio finale resta severo. Statham poi mi sta pure simpatico. Siamo praticamente coetanei, massiccio e incazzato come la mia generazione dovrebbe essere, sposato ad un pezzo di fig…liola come Rosie Huntington-Whiteley, che fa sempre molto rispetto, eppure siamo sotto i limiti della decenza. Pensato per i quattordicenni e ci sta pure, trovo incredibile che Besson non abbia saputo pensare a niente di meglio perche’ fumettone va bene si, ma che sia per bimbi grandi.
Eppure ha avuto un gran successo e non me ne capacito.
Poi alla fine lui va anche bene, non mi e’ piaciuto il doppiatore ma me ne sono fatto una ragione, lei deve aver lavorato bene dietro le quinte perche’ e’ carina ma c’e’ di meglio. Louis Leterrier e Corey Yuen fanno il loro mestiere ma ripeto, e’ il soggetto tragico nell’eccesso di semplicita’.
Il nostro trasporta cose e persone ed e’ il migliore in quello che fa, non fosse che ad un certo punto trasgredisce le sue stesse regole mettendosi dalla parte di un "pacco", ovvero una bella orientale rapita, il cui padre e’ un losco figuro implicato nel trasporto di clandestini.
Cattivi cattivissimi, la bella bellissima, polizia poliziotta e lui che saltella, spara e soprattutto guida come un forsennato.
Puo’ essere che stia diventando troppo vecchio per questo genere di film? Non credo. Ho ancora troppa voglia e piacere nel vedere della sana ignoranza in gente che fa del casino con ogni mezzo, purtroppo pero’ la delusione con "The Transporter" e’ enorme.
Non posso nemmeno dirmi penalizzato dal fatto che di motori non m’intendo e tantomeno mi frega perche’ la serie "Fast and Furious" compensa con l’idiozia la mancanza di empatia nei confronti dei motori. Ok, nel finale il grado d’ignoranza sale alle stelle e ci godiamo un po’ di nonsense ipertrofici come piace a noi ma il giudizio finale resta severo. Statham poi mi sta pure simpatico. Siamo praticamente coetanei, massiccio e incazzato come la mia generazione dovrebbe essere, sposato ad un pezzo di fig…liola come Rosie Huntington-Whiteley, che fa sempre molto rispetto, eppure siamo sotto i limiti della decenza. Pensato per i quattordicenni e ci sta pure, trovo incredibile che Besson non abbia saputo pensare a niente di meglio perche’ fumettone va bene si, ma che sia per bimbi grandi.
Eppure ha avuto un gran successo e non me ne capacito.
Poi alla fine lui va anche bene, non mi e’ piaciuto il doppiatore ma me ne sono fatto una ragione, lei deve aver lavorato bene dietro le quinte perche’ e’ carina ma c’e’ di meglio. Louis Leterrier e Corey Yuen fanno il loro mestiere ma ripeto, e’ il soggetto tragico nell’eccesso di semplicita’.