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“The Vampire Diaries 6”: Paul Wesley anticipa la sua seconda esperienza come regista

Creato il 21 gennaio 2015 da Linda93

La scorsa stagione di "The Vampire Diaries", Paul Wesley si è messo alla regia dell'episodio Resident Evil e quest'anno ha fatto altrettanto col prossimo episodio - in ond“The Vampire Diaries 6”: Paul Wesley anticipa la sua seconda esperienza come registaa domani oltreoceano - Woke Up With a Monster, ma un dettaglio non lo ha cambiato: anche stavolta l'attore ha tagliato una sua scena a torso nudo.

Entertainment Weekly | Ha trovato più facile dirigere la seconda volta?
Mentalmente è stato più facile. E vi dirò perché: non avevo letteralmente scene all'esterno, è stato girato tutto all'interno dello studio, quindi non dovevo preoccuparsi né del tempo né del sole che tramonta, una cosa rara. Ma a parte la logistica, la sedia sa regista era più comoda, ho avuto fiducia in questo processo ed è stata un'esperienza piacevole. Nient'altro se non che mi sentivo a mio agio nella mia pelle, in un certo senso.

EW | C'è qualcosa che voleva fare diversamente rispetto alla sua esperienza precedente?
Ho lasciato un po' il controllo e con questo intendo dire che ho lasciato le persone fare il loro lavoro. Non che non l'abbia fatto anche la volta scorsa, desideravo solo che andasse tutto bene da andare fuori di testa. " Io so come andrà, cosa succederà, quello che sto per fare e che gli altri si fideranno nel processo". Non fraintendetemi, c'è ancora asprezza lungo la strada, ma viene col lavoro.

EW | In questo episodio, sappiamo che Kai nasconde Elena. Questo elemento mistico ha presentato una sfida per lei?
Questo episodio - a mio parere - è molto a terra, non è poi così mistico. Non c'è molta mitologia ma piuttosto dei momenti più emozionanti che sono i migliori in quanto mettiamo tutto da parte per arrivare a qualche bella interazione tra i personaggi che è veramente intima. Ciò che mi piace del mio episodio è la sua velocità, emozione, divertimenti e poi tipo rallenta a diventa più tenero. Credo sia importante nella nostra serie. È tutta una questione di personaggi e ci sono dei momenti davvero belli e performance incredibili. Sono entusiasta di questa interessante giustapposizione.

EW | In tal proposito, sappiamo che Stefan e Caroline sono diretti in North Carolina. Ma lui va anche a trovare - in segreto - Sarah Salvatore. Quindi è ancora un buon amico per Caroline?
Sì, di sicuro. Si preoccupa davvero per lei. La ama veramente. Non è nemmeno una domanda o qualcosa di cui egli dubita. Ma è vero: per la storia ci vanno insieme e poi tipo si dividono. Essi in pratica vanno a fare ognuno le proprie cose indagando sui loro rispettivi interessi personali.

EW | Con Sarah che entra in gioco, Stefan come ne sarà influenzato vedendola?
Io non so davvero quale sia il loro rapporto. Non abbiamo esplorato granché ciò, ma per me - questo suona un po' strano visto che sembrano avere la stessa età - ma sembra di più la figlioletta di cui va orgoglioso. Il suo piccolo progetto. È quasi come se Stefan è il padrino di Sarah.

EW | Ci sono stati dei ritocchi all'ultimo minuto questa volta?
Credo di aver rimosso una scena a torso nudo... di nuovo.

EW | No, non l'ha fatto.
Lo giuro su Dio. Stefan si sveglia e poi cammina per casa e io sono del tipo " lui si sveglia a torso nudo e poi volete farmi fare come nove scene così, gironzolando per casa? È ridicolo. Lui si sveglia e necessita di mettersi la camicia". Era la mia scelta, poiché è quello che vorrei fare. Se dovessi scendere e parlare [con delle persone] vorrei indossare una camicia.

EW | Ian Somerhalder sta attualmente dirigendo il suo primo episodio. Gli ha fornito qualche consiglio?
Sai, non direttamente. Lui non mi ha chiesto niente, quindi io non ho offerto nulla. [Ride]. Penso che il più grande consiglio che darei a un attore che si appresta a dirigere e recitare anche è di non guardare la sua copertura. Fai una scene e poi ne sei consapevole, non importa come la si guarda. [...] Comunque criticheremo lo stesso perché è come siamo fatti noi attori, non ci sentiamo mai soddisfatti. Forse guarderei solo sei secondi di esso per assicurarmi che sia tutto come desidero, ma a parte questo, non voglia guardare me stesso, non ha alcun interesse nel rivedermi mentre recito.


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