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The Very Inspiring Blogger Award #2.

Creato il 17 marzo 2015 da Martinaway @MartinawayTB

In un periodo pieno di studio, di poco tempo libero e di tanti progetti è arrivata una piccola sorpresa molto gradita. Serena di Souvenirs from a black cat mi ha nominata per il mio secondo Very Inspiring Blogger Award e, anche se con un po’ di ritardo, ecco la mia risposta. Trovare altre sette piccole cose da raccontarvi su di me non è stato facile, gli altri awards hanno rubato tutte le idee, così mi sono ispirata a quelli di Serena e al suo Very Inspiring Blogger Award. <3

Cos’è il The Very Inspiring Blogger Award?

Il The Very Inspiring Blogger Award è un riconoscimento tra blogger, un premio che si dà a chi ci ispira, chi ci stimola e ci motiva ogni giorno con nuovi testi e nuove immagini. Come accade con molti altri riconoscimenti, se si vuole, si può aggiungere uno dei “bottoni” del TVIBA al proprio blog, per far sapere che si è stati nominati.

Le regole?

  • Elenca le regole del premio
  • Ringrazia il blogger che ti ha nominato
  • Condividi 7 cose buffe/curiose/particolari di te
  • Nomina a tua volta 15 blogger e informali
The Very Inspiring Blogger Award.

The Very Inspiring Blogger Award.

1. Serena ha sempre difficoltà a spiegare che lavoro fa. Io vengo sempre “smontata” quando dico che lavoro vorrei fare. Quando rispondo alla fatidica domanda, le reazioni alla mia risposta sono sempre “Sei ancora in tempo per cambiare”, preceduto o seguito da “Ti pagheranno una miseria”, arricchito da “Sempre se ti pagheranno e sempre se troverai lavoro”. Anche gli insegnanti del mio corso di laurea (sia triennale che magistrale) ci guardano come se fossimo dei poveri illusi o dei futuri senzatetto. Alcune splendide blogger che ho incontrato nel mondo reale mi hanno detto cose molto simili, anche se con un po’ di positività in più.  Che lavoro vorrei fare? La giornalista (di viaggi), ma non posso dirlo troppo in giro.

2. Serena è affascinata da carta e penna (e da una cassetta della posta che non contenga solo bollette). Io anche. Ho ancora un baule pieno di lettere ricevute, di cartoline di posti lontani tenute insieme da un nastro rosso e una scatola piena di carta da lettera profumata che spero sempre di usare il prima possibile. Ricevere una lettera è emozionante, leggere le parole scritte con una calligrafia unica, particolare, a volte un po’ difficile da decifrare è mille volte meglio di un sms. Ammetto di essere abbastanza tecnologica, ma sms, whatsapp e compagnia bella non mi vanno troppo a genio, tanto che a volte scompaio per giorni proprio perché non mi va di scrivere. Magari li sostituisco con carta e penna prossimamente. I miei amici credo saranno felici di sentirmi leggermi più spesso.

3. Serena è molto bianca per essere un gatto nero ( :P ). Io anche, ma non sono un gatto nero. Da piccola mi abbronzavo abbastanza facilmente, ora divento rossa per due giorni e poi torno del mio colore naturale. Due settimane in Sicilia e avevo a malapena il segno del costume. La scorsa estate, quando ho deciso per la prima volta di dedicarmi alla modalità lucertola in giardino, ha piovuto per tutta la stagione. Mi sa che non è destino.

4. Serena non ha fatto molte cose ed è contenta così. Io ho fatto alcune cose che lei non ha fatto, ma per altre andiamo perfettamente d’accordo. Ho sciato, ma non mi piace, uno dei motivi è che ho una paura incredibile di farmi male (non ho paura di lanciarmi con il paracadute, ma di sciare sì). Ho messo piede in una discoteca, ma non mi piace perché preferisco chiacchierare che ballare e lì di chiacchierare non se ne parla (perché non si sente nulla). Come lei non non ho mai fumato una sigaretta, non ho mai guidato un motorino e non mi sono mai ubriacata. A differenza di Serena però ho dormito spesso al piano di sopra di un letto a castello e ho dormito in un ostello.

5. Serena odia andare dal parrucchiere. A me non dispiace, ma ci vado (forse) una volta l’anno. Il motivo principale è che non ci penso, a ricordarmelo sono le doppie punte delle mie punte e a quel punto mi chiedo se forse non sia il caso di farci una capatina. La tendenza è comunque di rimandare il più possibile. Mi piacciono i capelli lunghi, andare dal parrucchiere è sempre un terno al lotto e poi le mie punte stanno bene in compagnia (facciamo finta di crederci).

6. Serena ha paura delle biciclette, delle api e del fuoco. Io ho paura dei cimici. Quegli odiosi insetti verdi/marroni che ronzano in giro schiantandosi su ogni cosa che non disti a più di un metro da me. Almeno non mi metto a urlare come una bimba se ne vedo uno. Non urlo perché non ce la faccio: le vie aree si bloccano e comincio a piangere in silenzio come se non ci fosse un domani (qui lo scrivo e qui lo nego).

7. Serena grazie al blog ha ritrovato una vecchia amica. Io grazie al blog ho ritrovato la vecchia me. Sembra una cosa incredibilmente spirituale e poetica, in realtà non lo è, anzi, è estremamente pratica. Ho ricominciato a scrivere per piacere e non per dovere, a vagare nel web incuriosita, alla scoperta di altri blog, invece che annoiata alla ricerca di nozioni con le quali riempire i buchi lasciati dagli appunti presi a lezione. Il blog è stato un toccasana.

Ora tocca a me.

Questo award prevede la nomina di altri blogger che ci ispirano, però dopo averci pensato un po’, ho capito che con una selezione avrei escluso tantissime persone che invece meritavano di essere nominate. Così ho deciso di nominare tutti i blogger che passano di qui, che commentano, che mettono likes e anche quelli che leggono in silenzio, perché come dico spesso, senza di loro questo blog sarebbe morto molto tempo fa. Grazie. <3"><3"><3"><3"><3"><3

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Normalmente non faccio le catene, non nomino nessuno e non rispondo alle nomination, ma visto che qui non si tratta solo di me, ma anche del mio blog, ho fatto un’eccezione. Se i blogger che ho citato non vogliono nominare a loro volta qualcuno o non vogliono scrivere un post come questo, sono chiaramente liberi di farlo, spero però in ogni caso che abbia fatto loro piacere essere citati qui.

Martina



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