Magazine Cinema
Sui confini tra commedia e horror, sull'inquietudine che sposa il ridicolo, sulle deviazioni scatologiche come anticamera inquieta di una senilità che spaventa proprio perché vicina, sulla follia come meccanismo basico della paura. Che bello questo piccolo grande ritorno horror di Shyamalan che con "The Visit" firma un'opera dai contorni indefiniti, molto più libera di quanto potrebbe sembrare. Il film è in definitiva il geniale passo indietro di un autore, il modo stesso in cui il suo intero cinema regredisce verso il punto alfa, la radice stessa dell'immaginario horror.
Potrebbero interessarti anche :