Magazine Cultura

The Visit: il Ritrovato Tocco di Shyamalan

Creato il 22 gennaio 2016 da Dietrolequinte @DlqMagazine
The Visit: il Ritrovato Tocco di Shyamalan

Il cinema in quanto forma di espressione artistica si basa essenzialmente su un giudizio di carattere squisitamente soggettivo e personale. Escludendo, infatti, le forme di critica pura, che come ogni buon teorico sa (o dovrebbe sapere) utilizzano criteri estetico-contenutistici generali in grado di fornire un certo grado di obiettività sull'opera, per il resto ognuno di noi è portato a valutare ciò che vede attraverso la formazione di una personale opinione riguardo al maggiore o minore piacere provocato dall'oggetto/soggetto della fruizione stessa.

Il buon vecchio Jean-Luc Godard, con il suo consueto piglio ironico e intellettualmente provocatorio, era solito incitare a gran voce il pubblico di ogni età e ceto sociale a guardare senza paura e senza pregiudizi ogni genere e tipologia di film, anche quelli apparentemente più inutili e controversi, poiché a suo parere anche (e soprattutto!) in quei lavori che paiono insignificanti o prive di sostanza si cela un momento, fosse solo una sequenza o una singola inquadratura, di vero e autentico cinema. Bene, detto ciò, e senza scomodare oltre uno dei guru della Nouvelle Vague, possiamo mettere da parte le stucchevoli citazioni colte e rivalutare gradualmente i nostri palati da spettatori, forse divenuti obiettivamente troppo fini e falsamente intellettualizzati dal proliferare di opere postmoderne non sempre di facile lettura, ed accostarci con sicurezza e un certo pizzico di curiosità al recente e stimolante caso di The Visit capace di far nascere non poche controversie e battaglie fra aspiranti cultori del cinema di genere (in questo caso horror) e i più comuni cinefili del sabato sera.

The Visit è un film particolare, un prodotto per il quale il termine "ibrido" sarebbe troppo riduttivo così come il termine inglese "weird" (strano) non gli potrebbe rendere piena giustizia. Perciò tanto vale non perdersi troppo in chiacchiere inutili e porsi la domanda di fondo sulla quale tale discussione verte ormai da molto tempo: per quale motivo vale (o non vale) la pena di vedere The Visit?

In questo caso non si tratta di decidere se sia opportuno scegliere o meno di guardare un film sulla base delle aspettative più o meno vaghe che un prodotto cinematografico può favorire grazie a quegli elementi che il filosofo francese Gérard Genette chiamava i paratesti (elementi collaterali ad un enunciato che lo accompagnano in parallelo e lo sostanziano; in questo caso, ad esempio, le locandine o i trailer), ma si tratta più che altro di viverlo da veri spettatori consapevoli, dal principio alla fine, poiché solo una visione diretta e partecipe potrà darci l'unica chiave di lettura necessaria per elaborare un giudizio critico davvero efficace. Mettiamo in cantina i nostri pregiudizi riguardo al genere, allo stile registico adottato e alla filmografia dello stesso cineasta e concentriamoci solo sul lungometraggio in questione, nudo e crudo, giacché, come ci insegna lo scaltro Peter Greenaway, è sempre meglio "fidarsi dell'opera e non del suo autore".

In questo caso, un nome come quello di M. Night Shyamalan non sarà solo noto ai maggiori cultori dell'horror-thriller, ma anche a coloro che hanno potuto assistere, da fan accaniti o detrattori, all'ascesa e all'incredibile, quanto rovinosa, caduta di stile e poetica di un autore che, proprio sul finire del secolo scorso e dei primi anni del nuovo millennio, contribuì a rifondare le regole di un cinema stantìo e necessitante di nuova linfa creativa, ponendo le basi per una serie innovativa e sorprendente di twist narrativi che, proprio nell'uso di finali a sorpresa e una poetica del perturbante e della tensione stagnante nel dark side del quotidiano, contribuirono a coniare il neologismo più che meritato di Shyamalan Touch (cosa che pochi prima di lui hanno potuto vantare: pensate a Hitchcock o Lubitsch).


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :