The walking dead

Non seguo il fumetto, ho evitato accuratamente di leggere pareri in giro, ho seguito il solito pattern anti-hype che mi consente di arrivare lucido al primo contatto con una roba che mi interessa, consentendomi (spesso) di rimanere dalla parte dell'oggettività. Purtroppo con neanche un'ora di puntata, non è che possa dire troppo di questa nuova serie cominciata ieri su Fox, ispirata dalla graphic novel di Kirkman e prodotta da AMC per il piccolo schermo.
C'è tipo uno che fa il poliziotto che poi a un certo punto gli sparano e va in coma. Si sveglia e ci sono gli zombie che si son mangiati tutto, lui non capisce una mazza e momenti se ne limona pure uno. Per fortuna arriva un ragazzino neretto che gli sbatte una vanga in faccia. Per questo diventano amici anche con il padre, che stava li appoggiato a casa di una morta, in attesa di riuscire a seccare la moglie zomba che tutte le sere prova a imboccare a casa girando la maniglia ma proprio non ce la fa.
Comunque, il protagonista è tale Rick Grimes (Andrew Lincoln), il poliziotto di cui sopra, che decide di andare ad Atlanta in cerca d'aiuto partendo dalla sua pulciosa dimora. Si mette in autostrada con il cavallo e arriva in città dove viene accolto da millemila non morti. Questi, per non sbagliarsi, si mangiano il cavallo e ci provano con lui che però trova rifugio in un carrarmato abbandonato, dove trova pure uno che lo prende per il culo in radio e scopre che quindi, effettivamente, non è solo.
Interessante la parentesi in cui si vede il suo ex collega e migliore amico, bombarsi la ex moglie creduta defunta, in una roulotte in mezzo alla strada.
Direi senza voto, per ora. Le teste che schioppano però fanno la loro porcissima figura. Come da trailer.