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The Walking Dead S05E08 [recensione]

Creato il 02 dicembre 2014 da Elgraeco @HellGraeco

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Ottavo episodio di The Walking Dead, altrimenti detto mid-season finale, che segna la lunga pausa dai morti viventi, con loro e coi bruttoni ci rivedremo a Febbraio 2015.
Contenti?

Vabbé, intanto noi ragioniamo sull’episodio otto.
Da qualche anno, hanno deciso che l’episodio di mezzo di una qualunque serie debba essere un finalino, contenere cioè uno o più eventi decisivi, che condurranno alla seconda parte della stagione.

Ovviamente, qui siamo alle prese con gli sceMeggiatori di TWD, il che si traduce in: mettiamo colpi di scena accazzo, per fare sensazionalismo, così i fan sono tutti contenti.

Colpo di scena che nella loro testa corrisponde a: facciamo fuori un personaggio. Così, senza un perché.

Il personaggio in questione è:

thewalkingdead

Eccola là, ieri su facebook avevo pronosticato o Beth o Carol, come vittima sacrificale.
Perché ormai, dopo quattro stagioni e mezzo, mi vanto di aver compreso la (il)logica dietro certe scelte narrative (?).
In The Walking Dead, fin dalla primissima stagione, non hanno fatto altro che uccidere i personaggi interessanti.

E quindi toccava a una delle due.

Ma passiamo al riassunto ragionato:

Rick_mobile
- in quel di Atlanta, Rick si mostra spietato, infatti investe il poliziotto fuggiasco e lo giustizia. Basta, s’è rotto i coglioni di fare il babbeo!
– anche perché il suo ruolo di re dei babbei è insidiato dal prete, la cui fuga dalla chiesa si risolve in una passeggiata campestre che lo conduce ai resti del barbecue, dove la gamba dell’alcolizzato morto è ancora lì, a prendere aria. Lo spreco di tutta quella carne fa imbufalire l’uomo di dio, che decide che è vero, il mondo è ormai un posto di merda, quindi ritorna alla chiesa, chiedendo di entrare e cagionando la distruzione del rifugio, perché Michonne e Caaaaaaaaaaaaaaaaaaaavrl! che in due non fanno un cervello, non riescono a chiudere la porta alla marea di zombie che si riversano nel santuario.

Mi sto cagando sotto. Letteralmente.

Mi sto cagando sotto. Letteralmente.

Le posizioni si invertono e gli zombie vengono imprigionati nella chiesa. Nel mentre, sopraggiunge Obelix col suo camion dei pompieri, il sogno di tutti i bambini. Michonne informa Maggie che Beth è viva e ad Atlanta, e che Rick è andato a salvarla.
Al che, ho esclamato, quasi la frase di Michonne fosse una condanna a morte: ecco, tocca a Beth.
– Rick, che s’era rotto i coglioni di parlamentare, ci ripensa subito, e si fa consigliare ancora dai prigionieri, circa il modo migliore per condurre le trattative con la poliziotta scema che controlla l’ospedale.
– all’ospedale, nel frattempo, non c’è un poliziotto uno che non abbia la faccia del sadico o del maniaco sessuale, e assistiamo all’ennesima arrampicata sugli specchi della sceMeggiatura, che vuole darci a intendere che:

a) la sindrome di stoccolma tra Beth e la poliziotta sia fortissima, sulla base del nulla
b) che Beth sia sul serio in ansia per la sorte di Noah (e tutti a chiedersi chi cazz’è Noah? Noah è lo schiavetto fuggito insieme a Beth, poi raccattato da Daryl)
c) che la poliziotta sia un personaggio importante, dandoci per endovena un pallosissimo racconto che giiustifichi/costruisca le motivazioni alla base dell’agire della stessa: un non meglio specificato rapporto altalenante col suo superiore, poi da lei stessa ucciso.

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Siamo alle solite, si ricordano di motivare le scelte narrative di otto puntate in cinque minuti scarsi, con risultati risibili.

– ma prima del confronto nel corridoio, assistiamo a un nuovo attacco psichico di Tyreese nei confronti di Sasha: “Piangi, dai, piangi su, eccheccazzo, vuoi piangere!?!”
No, Tyreese, Sasha non piange. Piantala, coglione. Hai cacato il cazzo, l’hai capito?
– e a un incontro/scontro tra la poliziotta e uno dei suoi colleghi, dal quale si viene a sapere (oltre che dai colleghi prigionieri di Rick) che la prima sta sul cazzo a tutti, in ospedale. Quindi la domanda che nasce spontanea è: ma perché comanda lei?

– ma ecco il momento del confronto: Rick & soci + prigionieri da una parte, Poliziotta & soci + Beth e Carol dall’altra. Scambio alla pari, un ostaggio alla volta da entrambe le parti. Prima Carol, poi Beth.

Solo che Beth, sulla base della legge delle motivazioni fittizie e arbitrarie e della sindrome di stoccolma ribaltata e applicata alla cazzo, ha sviluppato un tale astio nei confronti della poliziotta che… ma davvero? E perché mai, per uno schiaffo? Perché sinceramente non c’è niente, nemmeno uno straccio di motivazione che possa indurre Beth a tentare di pugnalare a morte la poliziotta cogliona e restare uccisa nel tentativo, sotto le facce da idioti di tutti gli altri.

– ma c’è il tempo del drammone finale, con Maggie preda delle lacrime napulitane alla Mario Merola.

E questo, secondo loro, è lo scioccante mid-season finale.
Che più che scioccante, è solo sciocco, perché per l’ennesima volta, hanno buttato nel cesso un bel personaggio, facendo sopravvivere la marmaglia.

Ci rivediamo a Febbraio.

Episodi precedenti QUI


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