Siamo in pieno periodo di chiusure stagionali, oggi mi tocca questa e quella di HIMYM che più che di stagione parliamo di serie conclusa. The Walking Dead, però, è una serie che ormai abbiamo imparato a conoscere, nella quale i colpi di scena e gli episodi cruciali si concentrano in tre momenti ben precisi: nella prima puntata, a metà stagione e alla fine. Siamo partiti con un inizio di stagione veramente, ma veramente lento, nel quale i nostri sopravvissuti avevano finalmente sconfitto le forze di Woodbury e la vita scorreva tranquilla e paciosa, finché un’infezione non ha iniziato a decimare la popolazione della prigione. Risolta quell’emergenza si arriva al middle season, nel quale un incazzatissimo Governatore con un nuovo esercito e armato di panzer, assalta la prigione. Decisamente la puntata più bella della stagione: morti, zombie, adrenalina, Darryl che mette una granata nel cannone del carro armato e così via. Infine con un’estenuante lentezza si arriva alla fine della stagione numero quattro.
Dal middle season in poi, infatti, il gruppo si è trovato diviso (anche se alla fine stavano tutti lì attorno) e si è riunito in questo finale di stagione, sinceramente, un po’ poco adrenalinico. Abbiamo quindi osservato il cammino dei vari membri del gruppo, ai quali se ne sono aggiunti altri quattro. Le perdite dopo la prigione, se parliamo del gruppo base, non sono state così tante, anche se ancora alla bande devono riunirsi Carol e Tyrese, che portano con loro la piccola Judith. Tutta la seconda parte, però, è stata incentrata sul viaggio fino a Terminus, plausibile “rifugio sicuro” per i sopravvissuti che si trova alla fine delle linee ferroviarie (come accamparsi a Roma Termini quindi).
Ovvio che le cose non potevano essere tutte rosa e fiori per i protagonisti della serie e una volta arrivati a destinazione, la maschera di accoglienza che mostrano i residenti ci mette poco a cadere e a rivelare la realtà dei fatti. I nostri vengono fatti prigionieri e spogliati delle loro armi. Quello che non viene per nulla accennato, invece, è il motivo per cui queste persone catturino gli altri e li rinchiudano nei vagoni dei treni merci. Lo scopo di tutto questo ci verrà rivelato sicuramente all’inizio della prossima stagione, ma – e questo è un grosso “ma” – se non siete lettori della serie a fumetti e volete un “piccolo” spoiler sullo scopo di tutto questo non sarò certo io a negarvelo: sono cannibali.
La seconda parte della stagione, però, è stata veramente molto sottotono togliendo un paio di pezzi accattivanti, come quello delle due sorelle mezze matte e la parte dell’ultima puntata nella quale Rick e i suoi si trovano a dover uscire da una situazione scomoda e lo fanno in grande stile, con tanto di morso sulla giugulare da parte di Grimes al cattivone di turno. Sperando in una quinta stagione un po’ più ritmata, diamo l’appuntamento a The Walking Dead al prossimo settembre, mentre io a breve provvederò ad aggiornare il post sulle differenze di story line tra fumetto e serie