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"The Walking Dead" - Seconda Stagione (premiere seconda parte)

Creato il 16 febbraio 2012 da Elio

THE WALKING DEAD - EPISODIO 2X08
Regista: Clark Johnson
Attori: Andrew Lincoln, Jon Bernthal, Sarah Wayne Callies
Paese: USA

Anno nuovo, stessammerda? No, anche peggio. Uno sceneggiatore dovrebbe essere in teoria avvantaggiato da queste pause invernali, che permettono di dividere in due blocchi un'unica stagione. Siamo a Febbraio, e "TWD" si era fermata a fine Novembre. Se la matematica non è un'opinione sono passati due mesi e mezzo. In due mesi e mezzo si ha tutto il tempo di riguardarsi quanto fatto in precedenza, capire gli errori, le debolezze e per contro anche i punti di forza. Eliminare o almeno smussare i primi, quindi, e puntare sui secondi. Evidentemente tuttavia, com'era chiaro a chiunque avesse un paio di neuroni funzionanti anche solo a metà, la prima parte della seconda stagione non aveva punti di forza manco a pagarli, e diveniva pertanto necessario, in questi mesi, rendersene conto e crearne qualcuno. E invece no, gli sceneggiatori di “TWD” cosa fanno? Si rendono conto che di punti di forza non ce ne sono e invece di ingegnarsi fanno la conta. Un ambarabaccicocò con i punti deboli, dato che erano parecchi, e i fortunati assumono il ruolo di punti di forza su cui puntare. Tra una conta e l'altra sarà venuta fuori l'assenza di zombi della prima parte della stagione, infatti la serie di Darabont e Kirkman sembra optare in maniera ancor più decisa per l'eliminazione della figura dello zombie dalla serie. “The Walking Dead” diventerà “The Walking”, e parlerà per l'appunto di gente che cammina per le campagne e per le fattorie e che per puro caso si ritrovano in mano delle armi. Si può, obiettivamente, riprendere dopo 3 mesi una stagione sugli zombi senza uno zombi che sia uno, fatto salvo quello investito in fretta e furia? Va bene che, come si scriveva nelle considerazioni sulla prima parte, la produzione ha deciso stupidamente di fare tagli suggerendo la presenza dei morti viventi solo attraverso il sonoro, ma così è troppo. E cosa resta allo spettatore? Ovvio, le care dinamiche da “Beautiful” a cui ci avevano abbondantemente abituati.
Proprio quelle dinamiche, peraltro, sembrano far parte delle debolezze fortunate, quelle sorteggiate per il ruolo di “punto di forza”. I due ragazzini che si amano son diventati noiosi in tempi record, non li si sopporta già più. "True Story". Il vecchio moralista è entrato nel ruolo in maniera definitiva e totale: non fa più nulla, non parla, se ne sta in disparte. Se non se ne sta in disparte e parla è per rompere i coglioni sul fatto che non bisognava uccidere così tutti gli zombi; cioè, e cosa cristo volevi fare? Portarli in un centro in cui praticano l'eutanasia? Con quell'altro rimbambito che credeva ancora ci fosse una cura e che non prendeva neanche in considerazione la possibilità di ucciderli, quando volevi aspettare e tenerli in quel fienile a due passi da dove dormivate? Ok, che ti sta sulle palle Shane, sta terribilmente sulle palle anche a me, e però su, non ammorbare gente impegnata a non fare un cazzo perché di zombi non ce ne sono. A proposito di Shane. Le sue convulsioni sembrano peggiorare a vista d'occhio, ormai non riesce a fare meno di 4 scatti con la testa ogni 2 frasi. Per favore, guardatelo quando urla contro il vecchio moralista: 50 euro se riuscite a seguire sottotitoli e movimenti senza farvi sfuggire nulla. Ma c'è lui, più di chiunque altro, a distinguersi all'interno della puntata. Il padre del bimbo che parla come un 40enne, lo sceriffo, l'uomo tutto d'un pezzo. Sfodera dei dialoghi in questa puntata che mezza frase sarebbe sufficiente a lacrimare copiosamente. Al di là della retorica un tanto al chilo, si lancia in discorsi profondi per cercare di convincere il rimbambito di cui sopra – che inspiegabilmente, come se lo spettatore fosse cerebroleso, ripete per 2-3 volte la stessa cosa; evidentemente in 2 mesi e mezzo non sono riusciti a buttar giù una sceneggiatura che coprisse tutti e 40 i minuti - a tornare alla fattoria, con risultati scandalosamente meravigliosi: “Sai qual'è la verità? Nulla è cambiato. La morte è morte, c'è sempre stata. Sia da un attacco di cuore, cancro, o un Errante, qual'è la differenza?”. Nulla è cambiato? Qual'è la differenza? Non lo so, brutto deficiente, forse il numero dei morti? Forse la pandemia più totale? Forse il fatto che non si muore semplicemente ma si diviene mostri affamati di carne umana? No, dimmi tu. La sai qual'è la verità? È che la serie non va avanti perché ancora si ostinano a non lasciare che tu venga morso, con conseguente proiettile a forarti la testa. 
Che la produzione sia seriamente intenzionata a ridurre all'osso i fondi per questa seconda stagione, se ancora non lo si fosse capito, diviene definitivamente chiaro quando al termine della puntata gli zombi e le teste esplose continuando a non apparire, e vengono proposti, di tutta risposta, sparatorie fra gente viva. Cioè, non solo non si uccidono cadaveri, ma si creano cadaveri e non se ne uccide nessuno. Allucinante.
Spero caldamente che accada qualcosa nelle prossime puntate e la serie si riprenda. La vedo davvero difficile, ma ci spero, perché il soggetto è per un prodotto seriale potenzialmente devastante. Ma se non si riprende allora si guadagnerà tutte, e dico tutte, le offese di questo mondo. E se e quando arriverà il momento io sarò in prima linea.
(Qui le offese alla prima parte della seconda stagione)

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