The Walking Dead – stagione 3 (ep. 9)

Creato il 12 febbraio 2013 da Elgraeco @HellGraeco

[contiene anticipazioni]

Rieccoci all’immancabile appuntamento coi morti viventi alla televisione. Un risultato di sicuro quelli di The Walking Dead l’hanno raggiunto, costringere a guardare il telefilm anche se…
Ecco, il segreto sta in quell’anche se…
Anche se fanno di tutto per renderlo un prodotto… bah…
Che poi, non è manco scema, come idea. Perché, in teoria, perché un’opera sia il più possibile universale, quindi per raggiungere un pubblico più vasto, deve evitare di inserirsi in un contesto particolare, di nicchia.
Sembra un’ovvietà, ma non lo è. E infatti TWD raggiunge, nonostante l’altissimo contenuto di splatter (Glen in questa puntata spappola il cranio a uno zombie a calci, con tanto di iperdettaglio cinetico, cosa che nemmeno Edward Norton in American History X faceva) il vasto pubblico, e votazioni altissime su IMDb.
E questo anche perché non si concede svolte poco chiare, personaggi ambigui o che si avvicinano a essere tali, nessun intreccio che possa indurre a bizzose ricerche su internet tipo: “spiegazione the walking dead”.
In pratica, una soap opera.
Lo so, è una definizione vecchia che ho adottato io stesso nel mezzo della seconda stagione.
Solo che adesso il tutto è confermato.
Questa presa di coscienza non sposta di una virgola le considerazioni verso il telefilm, per quanto mi riguarda, ma… mi mette col cuore in pace.

***

Sembrava che il Governatore avesse la situazione in pugno, dove lo avevamo lasciato, a far scannare i fratelli Dixon, ma… la logica della soap opera non lo consente, per cui ci deve essere un intervento che capovolga la situazione, che non solo li salvi entrambi, i Dixon, ma che mandi a scatafascio tutto ciò per cui il Governatore ha lavorato nell’ultimo anno: Woodbury. (Vostro onore, che razza di giustizia è questa?, cit.)
RIck & Soci, ormai provetti Rambo, riescono a fare scappare i fratelli, in mezzo a un combattimento che, per come è orchestrato, definire ridicolo è poco.
La magia del cinema, e quindi della televisione, è creare l’illusione. Secondo il tipico trucco dei prestigiatori, si attrae l’attenzione dello spettatore sui protagonisti, in maniera tale che davanti a loro, in piena vista ma non in primo piano, avvenga il trucco.
Ora, se anziché guardare il Governatore o Merle e Daryl che si “picchiano”, vi soffermate sulla “folla inferocita” noterete la loro natura: una decina di comparse scazzatissime che muovono le braccia a tempo, spontanee nel loro “tifo” come può esserlo un pupazzo di neve sciolto.
Stessa impressione che danno dopo, quando a Woodbury c’è la “sollevazione popolare”: ovvero, dato che sono entrati due zombie di numero nel recinto, e un cittadino è morto, ucciso davanti a tutti, dopo essere stato morso, da un Governatore sculettante e esaurito, la gggente di Woodbury, che fino al giorno prima campava allegramente di picnic all’aperto e festicciole di paese decide che è meglio andare via, quando a dieci metri dal cancello principale già ci sono venti zombie.
Nemmeno i bovini sono così idioti. Quelli fanno la “fuga di bestiame” e schiacciano qualsiasi cosa, almeno.
Registi e sceneggiatori, le folle inferocite sono una cosa seria, non una cazzata come questa. E comunque le comparse vanno indottrinate meglio, altrimenti il risultato è La Corazzata Potemkin, però nella versione rifatta da Fantozzi (e in ogni caso quella è un capolavoro).
Ah, per non parlare del fatto che bastano quattro parole in croce dette da Andrea a Carisma Zero per suscitare in loro un po’ di amor proprio.

***

E questa è solo la prima parte, perché il piatto forte, come sempre, è riservato da Rick & Soci.
Prima di tutto, la schermaglia nel boschetto, degna delle comiche, tra Rick & Soci e i fratelli Dixon, recitata da Michael Rooker come, che so, John Candy alle prese con le sue bellissime commedie anni ’80, con la differenza che Candy sapeva recitare, ovvero con un’espressività (quella di Rooker) del tutto avulsa dal contesto di fuga a rischio della vita: se si fosse messo addosso un cartello con su scritto “me ne fotto delle ritorsioni del Governatore tanto non ce ne saranno perché è un coglionazzo” sarebbe risultato più credibile.
Poi, Glen dà i numeri per “quello che il Governatore ha fatto a Maggie”.
Al che… sto lì a domandarmi: “E cosa le ha fatto?”
A meno che non l’abbia violentata con la telepatia, le ha solo fatto togliere la maglietta, cosa meschina, ma ricordate che siamo sempre in un contesto apocalittico. Ma, oggettivamente, Maggie non ha neanche un graffio.
Voglio dire, ci presentano un personaggio un po’ strano, il Governatore, ma che in fin dei conti non ha commesso alcun crimine, finora, considerato il mondo in cui vive, o non ne ha commessi più degli altri, ma Glen lo vuole morto. Ok, chapeau. Ma anche no.
A meno che, ancora, non abbiano alluso a una violenza che poi è avvenuta sul serio, secondo le migliori soap opera. Anzi, no… perché in Beautiful quando c’è da mostrare certe cose non c’è moralismo bacchettone che tenga.
Cooomunque, arriva Rick che, nell’ordine, se la prende con Michonne, cacciandola dal gruppo, e sto qui ancora a domandarmi il motivo.  E dice che “solo un pazzo può orchestrare un combattimento del genere tra due persone”.
Ovvero sta dando del “pazzo” a tutti gli imperatori romani, che di leadership ne sapevano senz’altro più di lui.
Rick ha ricominciato a “guidare il gruppo”. E infatti i risultati sono: tre defezioni di membri capaci di combattere, Michonne e i fratelli Dixon, nessun tentativo di organizzare una difesa dall’attacco prossimo venturo del Governatore e… farsi sgridare da Glen.
Leader nato.
Ma non è finita qui, perché c’è il colpo di scena.

Perciò mi chiedo: non è che rischiamo di trovarcela (Lori) ancora tra le palle? Magari salvata in extremis da Carol, magari sotto forma di zombie, o di spirito che infesta la mente di Rick?

Questa frase io la scrivevo il 14 Novembre scorso. E infatti… megafinalone spaccacuore con fantasma gotico in stile Castello di Otranto, che infesta la mente (bacata) di Rick. Mancava il lenzuolo, ma invece c’era la veste bianca. MA non ha fatto “Buuuuuh!”.
Chiudo citando il Macbeth:

Venite spiriti che presiedete i pensieri di morte.
Cancellate il mio sesso.
Stivatemi di crudeltà dalla corona ai piedi.
Ispessite il mio sangue.
Sbarrate ogni accesso al rimorso,
che nessuna ipocrita istanza di umanità scuota il mio disegno mortale o ne’ disturbi l’effetto.

Solo che, noi abbiamo a che fare con Rick, non con Lady Macbeth. Figuratevi se riesce a “stivarsi di crudeltà dalla testa ai piedi”. Seeeee…

Puntate precedenti QUI


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