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The Walking Dead – stagione 4 (ep. 8) [recensione]

Creato il 03 dicembre 2013 da Elgraeco @HellGraeco

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È il finale di metà stagione, o mid-season finale, che fa più figo.
E sì, ci sono gli spoiler.

 

L’ottavo episodio. E, come un cervo che s’acceca di fronte ai fari di un’auto, ho rivisto in pochi istanti, durante l’arringa iniziale del Governatore (ma non chiamatelo più così sennò s’incazza), i tre anni e mezzo di questa serie TV.

E ormai non ho domande, da farmi. Non più. E non ho più illusioni. E non aspetto più che si diano una svegliata.

Dopo tre anni e mezzo sperare ancora è da fessi.

Mi domandavo come avrebbero risolto il problema del conflitto Governatore-Rick-Michonne (conflitto degno di una rissa tra ragazzini a scuola, almeno stando alle basi; ricordiamo che tutto ‘sto macello è nato per colpa di Michonne, vendicativa e arrogante, che ha preso di mira il Governatore solo perché le ha tolto la katana, per sicurezza, la prima volta che si sono incontrati), come avrebbe fatto il Governatore a convincere i suoi – appena conosciuti – e a scagliarli in una missione mortale contro un altro gruppo di assassini (a dire del Gov), criminali, asserragliati in un carcere.

Ah già, loro hanno il carro armato.

E le chiacchiere.

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Infatti vengono convinti a chiacchiere dal Governatore che per la loro salvezza è necessario rischiare la vita: anziché contro gli zombie, che vanno lenti e ormai sono sempre più deboli e putrefatti, contro armi automatiche.

Massì, dai, facciamolo! Perché non siamo mica veri, siamo pedine in mano a gente che ci scrive. Male.

L’unica frase sensata la dice la fresca compagna del Gov quando fa “Non ti riconosco più”. Esatto, difficile riconoscere un personaggio che, come tutti, del resto, è una baderuola segna-vento, ancora più degli zombie. Va dove vogliono gli autori.

Zombie che fino all’altro giorno erano talmente tanti da abbattere Rick, i cetrioli e la sua prigione, mentre oggi sono spariti, in modo tale da permettere al Gov di percorrere indisturbato quei venti metri che separano il suo campo base dalla prigione e schierarsi tutto tranquillo davanti alle recinzioni di Rick. Chiedendo di entrare come faceva Lord Humungus a quelli barricati attorno alla pompa di petrolio in Mad Max 2. Con due ostaggi: il Vet e Michonne.

Michonne che, da brava guerriera ninja sempre allerta, è finita prigioniera perché s’è fatta dare la pistola sul grugno dal Gov, nascosto dietro un albero, cadendo come una pera sfatta.

In ogni caso, era il finale di mezza stagione, e la gente voleva il sangue. Finalmente.

Ma l’ha avuto dopo una inondazione di chiacchiere apocalittica.

Rick, dobbiamo parlare!” fa il Gov.

Ma io… non sono quello che prende le decisioni, sai?”

Cazzi tuoi, io ho il Vet e Michonne! Perciò vattene fuori dai coglioni!”

Ok, va, facciamo così, pensiamoci su tutta la notte. Poi vediamo.”

Ehm, potremmo non avere tutto questo tempo, Rick… Perché ho sparato un colpo di cannone. E ora qui intorno si riempirà di zombie che mi faranno fuori.”

Ok giusto! Sareste circondati in cinque minuti e mangiati vivi! Allora entrate, potremmo convivere tutti insieme, come Banderas al Mulino Bianco.”

Ma io posso entrare lo stesso col mio carroarmato, solo che così la prigione non mi serve più, perché si riempie di zombie anche dentro! E poi no, non voglio convivere con te!”

Perché no? Io e te possiamo cambiare! Tutto il mondo può cambiare!”

Perché, anche se mi citi Rocky 4, mi stai sul cazzo.”

E si va avanti in questo modo per una ventina di minuti buona. E l’assurdo più grande è che Carl ha sottotiro il Gov, insieme a quel fesso di Daryl. Può evitare che il Gov ammazzi il Vet, dato che il primo ci mette mezz’ora a sollevare la katana e un’altra mezz’ora ad abbassarla, ma non lo fa.

Perché hanno deciso, gli sceneggiatori, di riprovare ciò che non gli era riuscito la stagione passata: ovvero l’assalto alla prigione.

Hershel_Yoda

E così, mentre Hershel si unisce nuovamente a Yoda e alla Forza: a venti metri di distanza, la neo-compagna del Gov sorveglia la figlia che si rivela essere un escavatore automatico e “giocando con la terra”, ha ormai scavato una fossa tale che si possono gettare le fondamenta di un palazzo di dieci piani. Riesumando qualche cadavere di pompeiano che stava lì dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Uno zombie senza denti.

Che la morde.

Ed è tutto bellissimo. Si fa per dire.

Perché alla prigione il Gov, che non è più buono e dolce come due puntate fa, ma che come il Joker (lo vorrebbero tanto, gli autori, che somigliasse al Joker) vuole solo vedere bruciare il mondo, dà sfogo alla sua violenza assassina disinteressandosi della prigione, sfondando le barricate, e prendendo a pugni Rick.

Cosa che avremmo voluto fare tutti da tre anni.

Tutti gli altri sparano alla cazzo. Sul campo di sono montagne di bossoli vuoti e nessun cadavere. Si accumulano a fianco a Daryl e agli altri. Mentre gli zombie spuntano all’improvviso, per rendere la situazione più movimentata.

Uno dei combattimenti più brutti mai girati. Mosso da motivi senza senso, come sempre, e condito di morti assolutamente inutili all’intero impianto narrativo.

 

Perché bisogna sempre tener presente che questa non è la realtà, ma un cazzo di telefilm. E se introduci ventordici personaggi nuovi e li fai apparire per l’intero minutaggio dei rispettivi episodi, non ha alcun senso farli tutti fuori solo perché piace a te.

Ma d’altronde di che mi meraviglio? Durante la seconda stagione la celeberrima Sophia, la figlia di Carol (a proposito, che fine ha fatto?) era apparsa solo quei venti secondi in tutto ed era diventata il perno dell’intera stagione. Tutti le volevano bene, mentre gli spettatori stavano ancora lì a domandarsi: ma chi cazzo è Sophia?

Quindi, riassumendo, questo ottavo episodio è:

a) una valanga di supercazzole

b) un gruppo di imbecilli che si fa ammazzare per niente da un gruppo di addormentati nel bosco

c) Rick, il solito coglione monumentale che, anziché scaricare tutta la potenza di fuoco di cui dispongono su quei quattro pagliacci in piena vista e farli fuori (oppure aspettare che lo facciano gli zombie) cede alla parolina magica: ”parlare”. Che palle.

d) gli sforzi vani degli sceneggiatori di presentarci una ridicola scaramuccia in cortile come una puntata epica e melodrammatica. Da cosa si deduce? Dal fatto che, in pieno scontro, con pallottole vaganti ovunque, ci si concede il lusso della mammina (l’occhio della madre) che porta in braccio la figlioletta morsa (dallo zombie sdentato) e che viene finita dal Gov.

Che dovrebbe essere una scena madre, ma finisce per essere la solita cosa messa accazzo per arrivare alla soglia dei 43 minuti.

Qualcuno ha paragonato questo episodio al Red Wedding di Game of Thrones.

No way.

Evidentemente guardiamo due telefilm differenti.

A ogni modo, Maggie è ancora viva. E questa è l’unica cosa di cui mi importa.

E non so… forse anche il Governatore è ancora vivo.

Sapete come funziona nei telefilm di serie B? Se il cadavere non viene mostrato, allora non c’è.

Ma c’è ancora l’altra metà della stagione.

Ci rivediamo a Febbraio.

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