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“The Wall”, “Thriller” e il 30 novembre: due album che hanno cambiato la storia della musica

Creato il 30 novembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Due album che hanno cambiato per sempre la storia della musica, The Wall e Thriller, hanno una particolarità in comune: sono stati pubblicati entrambi il 30 novembre. “Col tempo la storia ha avvicinato i due dischi, ma all’epoca la distanza era incolmabile quanto quel tratto di mare che separava l’Inghilterra dagli Stati Uniti” spiega all’Agi Enzo Gentile, autore del Dizionario pop/rock della Zanichelli.

(mondi.it)

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E’ il 1979 quando le radio di tutto il mondo iniziano a trasmettere “The Wall” dei Pink Floyd. L’undicesimo album del gruppo britannico, un doppio, è destinato a posizionarsi anni dopo all’87mo posto dei 500 migliori album di sempre secondo la rivista musicale Rolling Stones. I Pink Floyd, che hanno già alle spalle capolavori come “The Dark Side of the Moon” e “Wish You Were Here”, fanno centro anche negli Stati Uniti dove “The Wall” risulterà l’album più venduto del 1980. Dal disco, tre anni dopo, verrà fuori anche un film diretto da Alan Parker e con Bob Geldolf nel ruolo del protagonista. Dietro le tracce c’è infatti la storia del giovane Pink: personaggio fittizio con diversi traumi psicologici che, in ribellione con tutto e tutti, si trincera dietro un “muro”. Quando “The Wall” fa il suo esordio, i Pink Floyd hanno già all’attivo una discografia di una decina di titoli dal sound britannico, “ma molto legato alla psichedelia, a una certa forma sperimentale di rock. Forse con il tempo se ne erano allontanati ma le loro radici erano li” afferma Gentile. “The Wall presenta un linguaggio ancora poco battuto a quell’epoca, in anticipo sui tempi. E’ più di un disco, va al di là di una raccolta di canzoni: c’è dentro una filosofia, una memoria, una visione della vita che Waters a nome dei Pink Floyd mette dentro. Anticipa i tempi parlando di guerre, di isolamento, di barriere. Non si può non riconoscergli una luce e una dimensione particolare che arriva ai giorni nostri poco invecchiata”. Ma mattone dopo mattone anche i Pink Floyd stanno costruendo un muro che segnerò la fine della formazione classica con l’allontanamento di Richard Wright prima e la successiva dipartita di Roger Waters.

Nel 1982, ancora una volta il 30 novembre, Michael Jackson pubblica “Thriller” che si piazza immediatamente in cima alle classifiche diventando l’album più venduto nella storia della musica. Con “Thriller” il Re del Pop porta a casa in tutto il mondo centouno dischi di platino, diciassette dischi di diamante e otto dischi d’oro. L’album contiene alcune delle hit più famose a iniziare da “Billie Jean”, fino a “Beat it” e all’omonima “Thriller”. Per Rolling Stones è il 20mo album più bello di tutti i tempi.

“The Wall ha avuto vita lunga soprattutto per ragioni storiche. Negli anni in cui uscì era un bellissimo album dei Pink Floyd, nessuno poteva immaginare che sarebbe caduto il muro di Berlino e che i fatti lo avrebbero fatto diventare una pietra miliare”.

Con “Thriller”, invece, Michael Jackson fa il salto in avanti e “diventa adulto”. Anche i più critici nei confronti dell’ex bambino prodigio dei Jackson five “non poterono non inchinarsi”. Lo stesso videoclip, il piccolo film di John Landis “che avevamo già amato in Blues Brothers è a tutt’oggi un capolavoro indimenticabile”. (AGI)


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