Pubblicato il 5 luglio 2012 con Nessun Commento
The Way Back è un’epica storia di sopravvivenza, di solidarietà e di inarrestabile spirito umano, diretta dal regista sei volte candidato agli Oscar® Peter Weir. Girato tra la Bulgaria, il Marocco e l’India, il film è interpretato da Jim Sturgess (Across the Universe, L’altra donna del Re), Ed Harris (Appaloosa) e Colin Farrell (In Bruges – La coscienza dell’assassino), nel ruolo di alcuni prigionieri di un campo di lavori forzati dell’Unione Sovietica, che, assieme ad altre quattro persone, fuggono dal loro Gulag siberiano e si avventurano in un viaggio insidioso, per migliaia di chilometri, attraverso un territorio ostile. L’attrice candidata agli Academy Award® Saoirse Ronan (Espiazione, Amabili resti) e Mark Strong (The Young Victoria, Sherlock Holmes) completano il cast di questa pellicola.
Una notte del 1940, durante una bufera di neve, sette prigionieri scappano da un Gulag sovietico. Sono uomini liberi, ora, ma sono anche quasi certamente uomini morti … la loro fuga ha poche possibilità di riuscita, perché le terre che devono attraversare sono a dir poco spietate. Con poco cibo, nessun equipaggiamento a disposizione e senza avere idea della loro posizione, tantomeno della loro meta, questi uomini si avventurano in un viaggio che gli riserverà difficoltà e tragedie inimmaginabili. Spinti dai soli istinti animali, sopravvivenza e paura, e affidandosi a tratti umani evoluti, compassione e fiducia, vivranno delle esperienze allo stesso tempo profonde e terribili, angoscianti ed estatiche. Nel corso della loro vicenda, seguiranno un solo, unico principio: andare avanti, andare avanti, andare avanti … Il film, scritto da Weir assieme a Keith Clarke, segna il ritorno alla regia di Peter dopo Master and Commander: Sfida ai confini del mare del 2003. La pellicola è ispirata principalmente all’acclamato libro “The Long Walk: The True Story of a Trek to Freedom”, ma anche ai racconti dei sopravvissuti raccontati direttamente a Weir e al produttore esecutivo Clarke, oltre che alle lunghe ricerche dei due cineasti.
di A. Burgio