The Wolf Among Us – Episode Two: Smoke & Mirrors | Recensione
Recensione del 05/02/2014
Mobile - PC - PS Vita - PS3 - Xbox 360
PC
Sviluppatore: Telltale Games
Produttore: Telltale Games
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Data di uscita: 11/10/2013
The Wolf Among Us non ha avuto il successo sperato, almeno in termini di vendite, diciamolo chiaramente. Forse perché, come alcuni pensano, “non ci sono gli zombie” o semplicemente perché i prodotti di Telltale Games – da sempre apprezzati dai cosiddetti “pochi ma buoni” – hanno sempre fatto fatica ad imporsi in un mercato globale sempre più indirizzato verso lo scontato o il banale, il semplice e già visto. Basato sul fumetto Fables di Bill Willingham, The Wolf Among Us poco più di tre mesi fa si è dimostrato un interessante titolo (guai a definirlo avventura grafica) grazie al background artistico e letterario di cui faceva uso, proponendo la solita formula da film interattivo, tanto sfruttata dal team americano negli ultimi tempi, per raccontare cruente vicende all’interno di un mondo particolare, abitato da personaggi e protagonisti delle fiabe più conosciute di sempre. Nella giornata di ieri è stato finalmente rilasciato il secondo episodio, Smoke & Mirrors, e ve ne proponiamo la nostra recensione.
Ci eravamo lasciati con un finale cliffhanger che scombussolava un po’ tutto il primo episodio, che creava suspence, timore, curiosità nel capire come sarebbero andate a svilupparsi le cose e che faceva ben sperare sulla serie, apparentemente solida dal punto di vista della trama, seppur la formula di gioco fosse ancora strettamente ancorata alla superficialità con la quale il team americano di Telltale Games aveva deciso di impostare e sviluppare le sue ultime produzioni videoludiche. Un contesto di gioco fantastico, merito del fumetto, certamente, ma anche dell’abilità che i ragazzi di Telltale erano riusciti ad inserire in location odierne, abitate, quasi “infestate”, dai personaggi delle fiabe che tutti conosciamo fin dalla più tenera età; personaggi non così fantastici, invincibili o felici e contenti, ma pieni di problematiche legate alla – per loro strana – vita di tutti i giorni. Un thriller maturo, pieno di violenza, parolacce e sangue, omicidi ed intrighi. The Sheriff, così chiamano Big Bad Wolf alias Bigby, è sempre al centro delle vicende; è la proiezione virtuale delle azioni che decideremo di compiere in-game, tra scazzottate e risposte dure e sprezzanti, fasi investigative miste a sofferenza, che il maledetto killer sta seminando senza sosta, decapitando le proprie vittime. Sempre belle donne dai facili costumi, prostitute, che vedono le loro vite interrompersi nel peggiore dei modi possibili: per decapitazione.
Eppure, entrando nel vivo dell’episodio Smoke & Mirrors, si avverte fin da subito la sensazione d’essere dinnanzi al classico episodio che svolge una funzione da ponte, ossia progettato e sviluppato come preambolo a qualcosa di più grande, emozionante e stimolante. Smoke & Mirrors difatti ha poco a vedere con Faith, il primo capitolo della serie, facendo di un ritmo di gioco più lento e compassato la sua caratteristica principale. Qualche nuovo personaggio ed una manciata di nuove location, che ci vedranno all’interno di stazioni di polizia e locali a luci rosse, luridi hotel e segrete utilizzate per torture ed interrogatori. A tutto questo, rientrato uno dei colpi di scena vissuti tre mesi fa, si affiancano le indagini sul killer che sta seminando orrore in Fabletown. Tutto si svolge velocemente, in appena novanta minuti raggiungerete i titoli di coda, tra dialoghi, (pochi) quick time event, qualche scazzottata e brevi fasi investigative all’interno di un paio di ambientazioni, ovviamente come sempre limitate per dimensioni e per interazioni possibili. Avviene tutto troppo velocemente, è quel che vien da pensare una volta terminato; i nuovi personaggi introdotti non offrono spunti ed una caratterizzazione necessaria e sufficiente per poter essere decifrati a dovere, come avvenne tempo fa, e quelli già apprezzati non hanno mostrato segnali di crescita o di evoluzione, anzi. Nessuna scelta, inoltre, Telltale Games avrà cambiato idea a riguardo? Non lo sappiamo, quel che è certo è che in Smoke & Mirrors le scelte effettuate in precedenza non hanno alcun impatto su trama ed evoluzione della stessa, rivelandosi così una feature infelice, banale e fine a se stessa, che fa pensare al solito finale lineare e prestabilito, così come avveniva per la prima stagione di The Walking Dead. Speriamo di essere smentiti in futuro. È così che l’infrastruttura abilmente creata, il panorama cittadino odierno mixato saggiamente con quel pizzico di fiabesco, gli omicidi e gli intrighi degni dei migliori gialli e thriller, scoprono più d’una disattenzione a livello di sviluppo e ciò non può che ripercuotersi sulla qualità dell’intrattenimento offerto. È come se la magia dell’esordio fosse svanita, probabilmente messa da parte perché di questi tempi è sempre meglio non farne un uso sconsiderato, ma la delusione è tanta dopo oltre novanta giorni di attesa. E se non fosse per quel finale, ancora una volta azzeccato ed atto ad innalzare al massimo la curiosità del giocatore di turno, saremmo qui a parlare di un titolo mediocre ed insufficiente per larghi tratti della sua durata.
Tempo fa parlammo dell’incapacità di questo team di reggere lo stress e di non rendere particolarmente bene quando impegnato su più fronti. The Wolf Among Us e The Walking Dead Season 2 sono progetti importanti ed il loro sviluppo tiene costantemente impegnati i ragazzi di Telltale Games, che lo dimostrano facendo male in ambito tecnico. O meglio, peggiorando quanto di buono venne fatto – a livello di ottimizzazione e stabilità del codice – in ‘Faith’. The Wolf Among Us – Episode Two: Smoke & Mirrors soffre difatti di evidenti cali di frame rate, ma non solo, sono numerosi anche i bug grafici. Per quanto le location appaiano ancora una volta ben riprodotte, così come i personaggi, con quel cel-shading sublime che va a caratterizzarli ed una palette di colori eterogenea e di risalto, non si può essere affatto contenti di questa involuzione. Così come dell’altalenante qualità degli episodi rilasciati dal team americano in ogni loro ultima produzione di questo genere. Il punto fermo rimane lo stupendo comparto audio, ancora una volta composto da un fantastico doppiaggio in Inglese (più sottotitoli nella stessa lingua) e qualche buon brano audio ed effetto sonoro a creare le giuste atmosfere in questo o quell’altro momento topico.
Il primo episodio si era reso piacevole ed intrigante per alcuni particolari, nonostante gli evidenti difetti, ma questo Smoke & Mirrors non è riuscito a fare altrettanto. Sebbene l'impostazione da film interattivo sia la solita di sempre ed il gameplay si confermi ridotto all'osso, così come il numero di nuove location e relativa grandezza, le scelte effettuate nel prequel sono apparse del tutto insignificanti allo stato attuale delle cose. Si tratta di un episodio di collegamento a qualcosa di “grosso” che, speriamo, avvenga nella terza parte del gioco, che andrà a collegarsi al colpo di scena finale inaspettato, tra l'altro unico momento gioioso, del secondo episodio. I toni maturi e gli ultimi minuti di gioco farebbero pensare al titolo come tutt'altro che scontato e banale nella sua futura progressione, ma dopo i fatti di Smoke & Mirrors non ne siamo poi così convinti, temendo che gli sviluppatori possano compromettere seriamente tutta la serie. La palla passa a loro, dovranno provare a farci cambiare idea offrendo quel qualcosa in più che in questa circostanza non c'è stato, nemmeno dal punto di vista tecnico: le migliorie viste in 'Faith' - ci riferiamo a quelle rispetto ai precedenti videogiochi dello sviluppatore - qui sono state spazzate via da un frame rate instabile e qualche glitch grafico di troppo. ZVOTO 6