Titolo originale: The Words
Regia: Brian Klugman, Lee Sternthal
Cast: Bradley Cooper, Jeremy Irons, Dennis Quaid, Olivia Wilde, Zoe Saldana, Ben Barnes, Nora Arnezeder, Michael McKean, John Hannah, J. K. Simmons, Ron Rifkin
Distribuzione: Eagle Pictures, USA, 2012
Clay Hammond (Dennis Quaid) è uno scrittore di successo che di fronte ad una sala gremita legge alcuni estratti del suo ultimo libro, intitolato The Words. Il libro racconta la storia di un ragazzo Rory Jansen (Bradley Cooper) che da anni cerca di affermarsi come scrittore senza successo. Quando sta per abbandonare ogni speranza si trova per caso tra le mani un manoscritto che cambia la sua vita. E’ una storia di amore e morte, di lacrime e sorrisi ambientata a Parigi. Rory spaccia il manoscritto per suo e il libro diventa un successo letterario internazionale. Ma le scelte che si fanno hanno un prezzo da pagare e quel prezzo arriva a Rory sotto forma di un anziano signore (Jeremy Irons) che rivendica la paternità del libro e della vita in esso narrata.
Cosa fareste se aveste la reale possibilità di realizzare il vostro sogno più grande pur sapendo che esso sarà basato per sempre sulla menzogna? Questo è l’interrogativo che si pongono i due sceneggiatori Brian Klugman e Lee Sternthal per la prima volta nelle vesti anche di registi di questa graziosa matrioska cinematografica, che ci mostra 3 storie differenti ma legate da un filo invisibile ma indissolubile. Chi è Clay, chi è Rory, chi è il misterioso anziano? Rory è forse una proiezione di Clay? La storia che Clay racconta nel libro è la sua storia o è semplicemente frutto della sua fantasia?Daniella (Olivia Wilde) bellissima dottoranda affascinata da Hammond, cerca di scoprire cosa si nasconda dietro The words.
Bradley Cooper, Jeremy Irons
Il film è un delicato e lento intarsiarsi di storie e di relazioni e parallelismi tra i personaggi: Rory come il giovane protagonista del romanzo che lo ha portato al successo, Clay come Rory, in una catena di eventi dal finale imprevedibile.
Clay, Rory e il personaggio interpretato da Ben Barnes sono tutti ossessionati dalla scrittura, dalle parole, dal desiderio di comunicare qualcosa attraverso di esse. Le parole danno gioia, danno successo, come dimostrano sia Clay che Rory con i loro successi, ma danno anche lacrime e dolore, li provocano e li descrivono, sono al contempo causa e cura degli stessi. Per la scrittura, per le parole, tutti i personaggi compiranno scelte senza possibilità di ritorno, mentiranno a chi amano, metteranno in dubbio la propria vita e le proprie scelte… La scrittura ha un’influenza decisiva sulle loro esistenze.
Rory mente alla moglie fingendosi autore di un qualcosa che non sarebbe mai stato in grado di scrivere, spacciandosi di fatto per chi non é e non sarà mai, l’autore del libro ripudia la moglie, rea di aver perso il suo preziosissimo manoscritto.
Dennis Quaid, Olivia Wilde
L’anziano misterioso signore appare per rimettere equilibrio nella storia, per far riflettere Rory sulla gravità di quello che ha fatto, che non consiste semplicemente di essersi spacciato autore di qualcosa che non ha scritto, ma di essersi di fatto appropriato di una vita, di emozioni, di dolori, di situazioni non sue.
Gli attori hanno un ruolo fondamentale vista la tipologia del film, sono il perno attorno al quale ruota tutta la storia. La scelta è decisamente azzeccata, con un Jeremy Irons sempre stupendo, intenso e coinvolgente, Dennis Quaid intrigante e ambiguo al punto giusto, Bradley Cooper sempre più convincente anche come attore drammatico e Ben Barnes giusto nel ruolo. Da notare anche le performance femminili, con Zoe Saldana, dolcissima moglie di Rory, Nora Arnezeder, croce e delizia dell’autore del manoscritto e Olivia Wilde, dottoranda curiosa e senza peli sulla lingua.
In definitiva un film godibilissimo, con un Jeremy Irons intenso e una trama interessante.
Conclusione: Da vedere.
Voto: 7