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The Year of Living Dangerously

Creato il 26 dicembre 2010 da Zaziefromparis
The Year of Living DangerouslyLe Blog de Zazie compie un anno, miei cari lettori, e io vorrei fare un po' di festa con voi.Questo è il mio cinquantaduesimo post.Ho recensito 32 film, un po' di tutte le nazionalità: francesi, italiani, americani, tedeschi, filippini, giapponesi, argentini, australiani, inglesi, norvegesi.Alcuni di questi film erano nuovissimi, altri vecchi, ma avevo voglia di raccontarvi quanto mi fossero piaciuti. Ho scritto alcune stroncature, poche ma feroci (perché si è più cattivi con quelli che si amano e da cui ci si aspetta tanto), ma ho soprattutto voluto condividere con voi dei colpi di fulmini, dei film in grado di cambiare, anche di poco, anche per due minuti non fa niente, il mondo. Vi ho ossessivamente parlato di alcuni registi (devo farvi i nomi?), ve ne ho fatti (spero) conoscere alcuni di cui tutti sembrano essersi dimenticati e io non voglio (Jean Eustache, mon amour!) e scoprire dei nuovi registi che un giorno, forse, saranno considerati dei grandi.Vi ho parlato di incontri esaltanti con persone speciali che ero abituata a vedere su uno schermo ma che poi, da vicino, mi sono sembrate semplicemente e mirabilmente umane (tranne, lo confesso, quei venti minuti a parlare su una panchina fuori da un teatro di Londra con Jeremy Irons. Quelli, ovviamente, stanno nel campo del fantascientifico/prove tangibili dell'esistenza di un essere superiore che governa questo mondo e, detto tra noi, mi vuole molto bene).Ma ho condiviso con voi anche momenti di grande tristezza, perché in questi mesi ho perso alcuni registi amatissimi, come Eric Rohmer e Claude Chabrol, e un'attrice molto speciale che mi ha regalato forse il momento più commovente dell'anno cinematografico, la tenerissima Mary della Bocca del LupoComunque, la cosa più incredibile che posso dirvi di questo primo anno del Blog di Zazie, è che non mi sarei mai aspettata che mi piacesse così tanto scriverlo. E che non avevo capito quante cose si possono raccontare: di se stessi, delle proprio idee, del mondo che ci circonda, semplicemente parlando di un film.L'idea di poter dichiarare agli altri quanto io ami il cinema, lo confesso, è un piacere che non è pari a niente, nella mia vita.O forse sì, è pari a quello di entrare in una sala buia, sedersi, ed aspettare che le immagini invadano lo schermo.Grazie, grazie, grazie cari lettori! Et que le cinéma, règne...Zazie

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