La musica di Thegiornalisti è un po’ come i filtri di Instagram: puoi anche schiacciare “1977” o “Earlybird” ma l’effetto non sarà mai vecchio ma sempre e solo fichissimo.
Dopo gli album Vol.I e Vecchio arriva Fuoricampo. Dieci canzoni mega pop fine anni ’80 con lead aperti e morbidi, rullante moooolto riverberato, strings con ambienti grandissimi, synth classici della decade ’80 - ‘90 tipica di ogni canzone di Minghi e il timbro di voce di Tommaso Paradiso ruvido e caldo che ricorda Rino Gaetano (Aspetto che) o Lucio Dalla (Promiscuità).
Quando Marta ha attaccato Fuoricampo su Spotify a lavoro i colleghi la hanno insultata, mentre Margherita ieri sera sotto la doccia, con la band che si esibiva direttamente dal suo pc appoggiato sul bidè, urlava BRAAAVI - GRAANDI -AWPRXJW !
Che vi dobbiamo dire, questa musica ci diverte, ci rilassa, un po’ oscilli, un po’ canti. Insomma, non ti fai troppe domande. Né ti emozioni.
Sorridi. Sono canzoni per le docce di tutti.
Però dobbiamo dirlo, Vol.I aveva più mordente, con un basso un po’ swing, melodie a tratti surf, voce leggermente distorta.Tornate pure alle vostre case stranieri studenti/ dottori idee geniali/ Qui non c’è posto per rendere o fare la cosa giusta/ Per rendere meglio il posto e far posto al giusto/ Qui non c’è posto per esser svegli o per dormire/ Aspettando che un sogno da molto lontano afferri e assalga le notti.