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THFF11 – Eaters – zombie italiani

Creato il 17 novembre 2011 da Soloparolesparse

Il mistero da cui nasce Eaters è la produzione firmata Uwe Boll, quello che per molti è il peggior regista vivente.
La cosa ha però portato mezzi a Luca Boni e Marco Ristori al punto da tirar fuori un prodotto molto particolare, estremo, ma di ottima fattura.

THFF11 – Eaters – zombie italiani

Siamo in un mondo popolato da zombi.
I pochi superstiti cercano di sopravvivere, consapevoli dell’estinzione visto che le donne sono state le prime a morire.
Alen e Igor sono cacciatori di zombi e aiutano un medico un po’ folle vedendosela ogni giorno con i morti viventi ed anche con una comunità di neonazisti che si da ai divertimenti più assurdi.
Ma come è nata l’epidemia? C’è ancora speranza?

Spezzoni di tg durante i titoli di testa ci raccontano cosa è successo, permettendoci così di cominciare il film già nel pieno del disastro.
E disastrato è il mondo a cui ci troviamo di fronte, perfettamente reso da ambienti postindustriali perfettamente sfruttati.

Eaters è cupo, oscuro, senza speranza, poco ironico, le musiche aiutano a mantenere il nero di fondo che accompagna tutta la pellicola.

Tra le cose buone senza dubbio gli effetti speciali, tutti in make up, che danno vita ad una varietà di zombie davvero notevole e godibilissima per gli amanti.
Si sconfina felicemente nello splatter su alcune delle uccisioni ma senza esagerare.
Il film è visivamente molto buono, con una fotografia attenta, quello che un po’ paga è un ritmo decisamente lento che fa perdere attenzione sulla vicenda.
Vicenda che è invece ben costruita perchè c’è dietro un motivo preciso, una ricerca delle cause, un senso logico all’epidemia.

THFF11 – Eaters – zombie italiani

Lascia un po’ a desiderare (tocca dirlo) la recitazione complessiva del cast, che un po’ disturba.
Guglielmo Favilla ne esce bene, Alex Lucchesi è talmente spinto da tirar fuori un personaggio comunque godibile, ma il contorno è mediamente scarsino.

Splendide infine le figure di contorno che danno maggiore movimento all’insieme del film.
Dal medico che raccoglie zombie in vita per studiarli, al pittore che dipinge i cadaveri alla comunità di nostalgici nazisti con tanto di nano fuhrer.


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