Qualche giorno fa mi è stato chiesto di focalizzare un ricordo che mi ritraesse da sola. Così, con grande sorpresa, ho scoperto di non possederne nessuno.
Pensateci: ricordiamo eventi, contesti, singoli oggetti. E, anche quando riusciamo a raggiungere quel momento ormai finito, prima ancora di individuarci, osserviamo le forme che ci circondano.
Possiamo dunque definire storia solo ciò che è accaduto in compagnia e semplice ambiente un ricordo di cui eravamo gli unici protagonisti?
Pensieri latenti e calo d’importanza. Eppure in mezzo ad un ammasso di nuvole grigie, riesco ancora ad affermare che “il mio colore preferito è il rosa”.
Il colore delle bimbe, delle barbie, dei sogni che cullavano noi fanciulle quando da piccole cercavamo di scorgere il nostro futuro oltre la parete o la carta da parati della cameretta. E ancora il colore dello zucchero filato, di intere scatole di caramelle e delle feste di compleanno. Quando era ancora la mamma a pensare a tutto, quando i festoni e i palloncini a tema riuscivano a farci brillare gli occhi.
La mania del rosa ha contagiato anche gli stilisti che l’anno scelto come indiscusso protagonista della stagione invernale. In effetti il rosa è per eccellenza il colore della donna, un vero e proprio must che va dagli abiti ai profumi, fino ad arrivare agli accessori.
Il rosa, in tutte le sue sfumature - dal fuxia stravagante al cipria, dal rosa confetto a quello fluo - è il colore che ci caratterizza realmente: ci può rendere un po’baby, talvolta eccentriche o addirittura scovare la femme fatale nascosta in ognuno di noi.
Insomma, il rosa è per antonomasia il colore dei sogni e del romanticismo. E’ il colore dei sorrisi e dei tramonti, delle attese e delle possibilità…di un futuro ‘più roseo’. D’altronde così si dice, no?
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