Cari followers di Harimag, allacciate le cinture perché oggi si parte. Destinazione: Inghilterra. Si, decisamente il trend del momento, quest’anno la supremazia è a strisce rosse e blu. Le olimpiadi, il giubileo della regina Elizabeth II, tutte in un solo posto. Ed ecco che non si parla d’altro. Anche all’interno del nostro magazine abbiamo simpatiche cartoline che vengono direttamente da Londra, mandate dalle brillanti ex-allieve che sono la testimonianza del boom inglese. British style a frotte, sulle magliette, sulle borse, sugli accendini, i portasigarette e i copri cellulare. Diciamolo, non se ne può più.
Mentre il resto dell’Europa scrive, posta, immortala prove inconfutabili della mania d’oltremanica, cosa ne pensano gli inglesi? Loro, che ci vivono veramente in Inghilterra, loro che sono l’Inghilterra?
Proviamo a pensare cosa succede ai nostri vicini in questo periodo. Innanzitutto si tende a sottolineare il fatto che i fermenti che mettono la penisola sotto i riflettori, si concentrano per lo più a Londra, e Londra, cari amici, nonostante sia una fetta non poco rilevante dell’intera torta, non è l’Inghilterra.
Il team di Combinazione Perfetta ha svolto per voi un piccolo sondaggio e le notizie ricavate sono contrastanti. Per quanto riguarda le Olimpiadi, l’orgoglio di essere inglesi c’è, e anche più del solito. In generale i giovani inglesi pensano sia eccitante avere i riflettori puntati addosso, ma la coscienza degli animi non si perde nei sogni di gloria e diventa pratica. I giovani, infatti, pensano alle enormi spese che il paese deve affrontare, mentre l’economia va incontro alla seconda recessione. I trasporti sono inefficienti e addirittura a qualcuno è capitato di dover trovare un’altra casa in affitto perché cacciati dai proprietari che vogliono fare più soldi ospitando i turisti.
Il mondo del lavoro è un ambiente generalmente positivo, può capitarti di vestirti da goccia di sangue per fare da mascotte in un campo da hockey, ma nel caso del campo della moda, ad esempio, come ci dicono delle ragazze che hanno lavorato come modelle, gli stilisti sono gentili ed entusiasti del loro lavoro, sono precisi e meticolosi, molto professionali e bene organizzati. Lavorano sodo, in modo pulito e intraprendente, sempre. “They take their job seriously and not as a game” (=Loro prendono il loro lavoro seriamente, non come un gioco).
E lo shopping? Tralasciamo Camden e Oxford street che sono così famose che non serve nemmeno parlarne. Ma come si veste la gente normale? Dove vanno a fare shopping i comuni mortali? I negozi più ambiti sono Primark, Uniqlo e River Island. Una cosa interessante è che sta crescendo una nuova cultura. La gente compra cose di seconda mano, il vintage regna sovrano quindi si cerca di creare nuove cose riciclando quelle vecchie. Le persone si mettono alla prova, imparano, riscoprono talenti nascosti per reiventare ciò che non serve più. Un progetto molto interessante è quello di “Marks and Spencer”, che seguendo il filone del riciclo, da la possibilità ai suoi clienti di donare ai punti vendita gli abiti dismessi che non vengono più usati e che andrebbero gettati via, dove vengono messi a nuovo, modificati in abiti nuovi e rivenduti come capi vintage. Bellissimo!
Le opinioni sulla regina Elisabetta II sono quasi tutte le stesse: “She is CoOl”. Non potremmo essere più d’accordo.
Quali sono i sogni dei giovani inglesi? C’è chi vuole avere un band di successo, chi vuole possedere un’etichetta discografica, chi una rivista tutta sua, e chi vuole addirittura conquistare il mondo. Insomma, possiamo dire che noi giovani siamo tutti sulla stessa barca, non importa di quale nazione.
Ebbene si, this is England, darlings! Non ci resta che dire, Dio salvi la Regina e…anche se oltremanica,
“Siate creativi, siate CoOl”.
Un abbraccio dal team di Combinazione Perfetta e al prossimo articolo!