Artista: Pulp
Regia: Doug Nichol
Anno: 1998
Commento: Un cinefilo ci troverà mille rimandi al cinema hollywoodiano pre ’70, da Howard Hawks a Milestone ai vecchi musical anni ’50. Una serie di quadri viventi accomunati dalla stessa falsità di fondo che li contraddistingue, sia nella ricostruzione scenica volontariamente artificiosa sia nei personaggi che popolano le varie inquadrature. Un’artificiosità rimarcata dal finale in cui, come Bava nel suo I tre volti della paura o un Von Trier più recentemente, svela il trucco riportando il cinema nella sua condizione immanente, la finzione che non ha paura di mostrarsi come tale.
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