Magazine Lifestyle

THIS IS THE LOVE TRIP! vol 2

Creato il 03 giugno 2014 da Timetobe

“Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.”

Charles Baudelaire

Con queste semplici ma forti parole, vi invito a leggere la seconda parte e  tappa del LoveTrip di Carlinolove… Entreremo ad Amestradam attraverso le sue parole e attraverso la fantasia. Lei racconta -la sua Amsterdam- e lo fa a modo suo, forte e deciso. Perché TIMEtoBE é anche questo, dare uno spazio ha una Voce che sá dare una voce inconfondibile anche ai suoi pensieri…

THIS IS THE LOVE TRIP! vol 2
THIS IS THE LOVE TRIP! vol 2
THIS IS THE LOVE TRIP! vol 2

AMSTERDAM: VOL 2

Dopo tre giorni di soggiorno parigino, è davvero difficile trovare un’altra meta altrettanto bella e particolare. Noi ci abbiamo provato: missione n°2 Amsterdam. Non accontentandoci di una sola capitale europea, abbiamo deciso di culminare l’avventura con un’altra città che non avessimo ancora visitato e dato la modesta vicinanza abbiamo deciso di spendere la modica cifra di 92 euro a testa per spostarci con il Tgv.

L’idea del treno ci era sembrata romantica, un’occasione per goderci i paesaggi delle campagne francesi, che in prossimità dell’Olanda si sarebbero trasformati in distese di tulipani colorati scanditi dai mulini a vento. Bene, niente di tutto ciò. I binari si inserivano in una specie di argini che non lasciavano intravvedere niente, N-I-E-N-T-E.

LOVE TRIP VOL 2

Oltretutto, io già odio la moquette, figuriamoci se ci aggiungiamo anche i sedili di velluto a coste. Una cosa rivoltante, visto che tra la trama vengono risucchiate innumerevoli particelle di cibo che sedimentano ormai da decenni. Affranta dall’insuccesso sono crollata in uno stato comatoso fino all’arrivo ad Amsterdam. Qui abbiamo trovato una situazione meteo, forse peggiore di quella parigina e dopo aver pranzato al Burgerking (unico posto in cui riuscivamo ad ordinare del cibo) ci siamo diretti verso l’albergo. 

Questo si è presentato subito bene, e dopo l’accoglienza alla reception abbiamo subito iniziato a scambiarci sguardi di approvazione e felicità. Il simpatico addetto ci consegna la card della stanza e ci spiega il tragitto per raggiungerla. Ci dice di scendere le scale, noi ci avventuriamo e dopo la prima rampa, capiamo che avremmo dovuto scendere ancora. Dopo due piani e mezzo vediamo la nostra porta, la apriamo e tutte le nostre speranze si infrangono miseramente nel constatare che avremmo dovuto dormire in un bunker di nemmeno 2 metri quadri.

Bagno con vasca, odio profondo.

LOVE TRIP VOL 2

Ok, usciamo e facciamo un rapido giro della città a piedi sprovvisti di cartina o qualsiasi altra indicazione geografica. Devo dire che Amsterdam è molto bella e particolare, attenzione però: NON c’entra nulla con Venezia, sfatiamo per favore questo mito indecente. A parte sl’acqua e i canali -
che seguono comunque una forma a semicerchio, diversamente da quelli veneziani- le strutture e lo stile degli edifici, la mobilità cittadina e la struttura urbanistica non ricorda nemmeno lontanamente quelli deL capoluogo Veneto. Scusate, ci tenevo molto a specificarlo.

LOVE TRIP VOL 2

Arriviamo in Piazza Rembrandt e ci consoliamo con due belle birrozze fresche, nonostante la glaciale temperatura esterna (il vento pungeva tanto che nei bar erano ancora accese le lampade riscaldanti). Diamo un rapido sguardo a TripAdvisor ci siamo fatti ammaliare da un ristorante poco distante dove decantavano ottima carne.

LOVE TRIP VOL 2

Lo raggiungiamo e prenotiamo, nel mentre decidiamo di avventurarci in un coffee-shop (visto che siam qui!…). Un simpatico ragazzo spagnolo ci dice di rivolgerci al banco degli spienelli ed una ragazza ci chiede i gusti che preferiamo. Le dico di darcene uno non troppo forte, misto col tabacco e ci allunga una provetta con il tappino viola. Il viola effettivamente porta sfiga. Ce lo smezziamo mentre aspettiamo che arrivi l’ora per tornare al ristorante. Il mio ragazzo non fa nemmeno a tempo a raccontarmi che ultimamente fumare gli stava facendo un brutto effetto, che inizia a star male. Ci alziamo ed usciamo a prendere un po’ d’aria, io ero un po’ sconcertata dalla cosa visto che non mi aveva fatto alcun effetto particolare.

Torniamo nel locale e ci fanno accomodare in un angolo mentre finivano di preparare il tavolo. Nel mentre un gruppetto di locali sulla quarantina inoltrata ci invitano insistentemente a sederci con loro e non prendono bene il nostro garbato rifiuto. Osservandoli ci accorgiamo che hanno un comportamento inquietante e scappiamo a sederci, evitando i loro sguardi maliziosi. Intanto il mio ragazzo continua ad avere mancamenti, tali che pure la candela sul tavolo gli provocava strani effetti allucinogeni. Mi sono ritrovata praticamente a cenare con un tubero verde di fronte che alternava grandi sospiri a sguardi di ansia profonda. Mi chiedevo com’era possibile che io fossi tranquilla e fresca come una rosa, mentre sto omaccione barcollava e sembrava sempre in procinto di vomitare addosso alla cameriera.

LOVE TRIP VOL 2

Una volta mangiato –e strapagato- abbiamo deciso di avventurarci a piedi verso l’albergo, ma prima di tornare al nostro bunker ci è venuta la malsana idea di visitare il museo delle torture medioevali incontrato per caso nel tragitto. Ormai era in chiusura ed il ragazzo della biglietteria era alquanto sorpreso di vedere due persone reali che gli chiedevano di entrare. Era un misto di quelle mostre a cui ti portano alle elementari e la casa delle streghe del luna-park, con accompagnamento musicale di tutto rispetto.

LOVE TRIP VOL 2

Il giorno seguente…

ci svegliamo con il sole, usciamo con il diluvio. L’intento era andare al Rijksmuseum, che stava a poche centinaia di metri dal nostro hotel. Peccato che il navigatore del cellulare è completamente impazzito e abbiamo girato a vuoto per quasi un’ora, sotto la pioggia, con un ombrello fracassato e la piantina poltiglia. Per scampare al brutto tempo ci siamo dati ad ormai in una full immersion culturale, visitando il museo Van Gogh nel pomeriggio.

LOVE TRIP VOL 2

Ci siamo poi avvicinati a piazza Dam per la cena e questa volta abbiamo scelto un ristorante argentino dove abbiamo mangiato degli hamburger strepitosi, evitando però il pre-cena della sera prima.

LOVE TRIP VOL 2

Ultimo giorno, ovviamente riappare il sole –giustamente, quando noi dobbiamo partire!- e per non sprecare i timidi raggi che erano apparsi ci dirigiamo verso il mercatino delle pulci. Qui troviamo qualche regalino da portare a casa (anche qui… formaggio!) e scattiamo le ultime foto. Tristemente sistemiamo le valigie e di colpo ci ricordiamo che non abbiamo ancora fatto il check-in online. Cerco di comunicare con il ragazzo della reception per farmi stampare la carta d’imbarco, ma falliscono tutti i nostri tentativi.

Alla fine ci dirigiamo con largo anticipo verso l’aeroporto con il timore che non ci facessero manco partire. Alla fine invece sistemiamo il tutto nel giro di due minuti e ci ritroviamo a Schiphol ben 3 ore prima della partenza. Ci inventiamo qualunque tipologia di passatempo, ma il volo è pure in ritardo. Finalmente partiamo, senza nemmeno un Pedro della situazione che ci facesse un po’ sgnignazzare.

Arriviamo, solita paranoia del recupero bagagli…

LOVE TRIP VOL 2

Se devo fare un bilancio di questo viaggio, posso dire che sicuramente ho trovato Parigi più incline ai miei gusti. Amsterdam, sebbene sia anch’essa molto molto bella, mi ha delusa in termini di pulizia, poi ci lamentiamo delle città italiane, ma lì c’è davvero immondizia che straripa dalle case e da ogni bidone. Boh, forse i netturbini erano in sciopero?! Sono contenta dell’esperienza, devo ricordarmi di non far fumare più il mio ragazzo però e che TripAdvisor, in termini di advice, è una vera merda.

LOVE TRIP VOL 2

SeeYouSoon, CarlinLove


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine