Pareva che Thosir, il cui padre Teddy è capo di un impero calcolabile in 25 miliardi di euro, dovesse fare il suo ingresso all’interno della Beneamata in punta di piedi, dalla porta secondaria, rilevando inizialmente solo il 20% e poi, gradualmente, puntare alla maggioranza delle quote. Il feeling, però, fra Thohir e Moratti è scoccato evidentemente sin da subito, se è vero che l’indonesiano ha formulato un’offerta di 250-300 milioni per rilevare l’80% delle quote dell’Inter e l’attuale patron nerazzurro, per la prima volta in 18 anni di presidenza, ha iniziato a rifletterci. Eccome.
L’atteggiamento di Thohir è assolutamente collaborativo e pacato: nessun ultimatum, come invece si credeva, ma semplicemente una proposta difficilmente rinunciabile. Oltre ai circa 300 milioni, infatti, dall’Indonesia sarebbero pronti anche a farsi carico dei debiti contratti dalla società nerazzurra, un altro punto a favore dei nuovi acquirenti. Moratti è attratto, molto, dalla serietà mostrata dal’entourage di Thohir, il quale, lo ripetiamo, accetterebbe di buon grado anche un ingresso soft in società.
A questo punto, però, Moratti è combattuto: investimenti freschi e puntuali permetterebbero all’Inter di affrontare da leader la finestra di mercato già iniziata e limare sin da subito il gap con le concorrenti; dall’altra parte c’è un cognome, il suo, che all’Inter è legato indissolubilmente e che non merita di uscire così bruscamente di scena.
Nelle prossime ore si saprà sicuramente di più, anche se sappiamo che Massimo Moratti in questo momento si trova a Londra: possibile che il viaggio sia dovuto a impegni di lavoro, probabile che all’ombra del Big Ben lui e i suoi uomini stiano incontrando Thohir per definire l’affare.
Intanto i tifosi attendono, e come loro Walter Mazzarri: il nuovo tecnico dell’Inter potrebbe ritrovarsi presto a stringere la mano al secondo presidente della sua società in poche settimane.