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Thomas Mann e il romanzo realista del Novecento

Da Lielarousse

Roma 5 novembre 2013

Thomas Mann

Nato a Lubecca, in Germania, nel 1875, da una ricca e aristocratica famiglia di commercianti, a 16 anni, dopo la morte del padre, Thomas Mann si trasferì a Monaco, dove iniziò gli studi universitari e incominciò a collaborare con alcune riviste di critica letteraria.

Nel 1898 pubblicò la sua prima raccolta di racconti  e nel 1901 uscì il romanzo I Buddenbrook, che lo impose all’attenzione del pubblico europeo.

Nel 1909 pubblicò il lungo racconto autobiografico Tonio Kroger e nel 1912 La morte a Venezia, incentrato sul tema del rapporto tra l’arte e la vita.

Allo scoppio della guerra nel 1914, fu acceso nazionalista e interventista, ma pochi anni dopo, al termine del conflitto, nel 1922, si schierò in difesa della Repubblica di Weimar, dalla parte della democrazia, contro le forze reazionarie nascenti in Germania.

La sua attività di scrittore continuò nel 1924 con La montagna incantata, grande romanzo simbolico sulla crisi dei valori ideali in Europa.

Nel 1929 vinse  il premio Nobel per la letteratura, soprattutto grazie al successo de I Buddenbrook.

Con l’ascesa al potere di Hitler, nel 1933, convinto democratico, Mann decise di lasciare la Germania.

Privato della cittadinanza tedesca, visse in Svizzera fino al 1938, anno in cui si trasferì negli Stati Uniti, dove continuò l’attività di scrittore e, durante la seconda guerra mondiale, svolse una costante propaganda antihitleriana.

A questi avvenimenti si riferisce il romanzo Doktor Faustus del 1947.

Scrittore molto complesso, Mann fu ispirato nella sua produzione  dal pensiero di grandi  intellettuali e artisti della sua epoca e dall’opera di Goethe.

I suoi scritti, di forte impronta realistica nei primi romanzi, in età matura si fecero più allegorici e simbolici , nella rappresentazione della crisi dei valori della società, del rapporto fra intellettuali e realtà, e del decadimento spirituale e morale dell’Europa.

Nel 1952 Mann andò a vivere a Zurigo dove morì nel 1955.

A domani

Lié Larousse



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