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Thor: the dark world

Creato il 23 novembre 2013 da Arpio

Thor-The-Dark-WorldFinalmente sono stato al cinema a vedere questo ennesimo capitolo della saga Marvel sui suoi supereroi. Un’esperienza che mi era necessaria soprattutto per andare avanti con Agent of SHIELD, tra le altre cose, ma perché ormai andare al cinema per questa saga cinecomics è diventato quasi un obbligo. In questo film ritroviamo il Dio del Tuono, Thor, figlio di Odino e protettore di Asgard, alle prese con una nuova minaccia cosmica rappresentata da Malekith, capo degli elfi oscuri del regno di Svartàlfaheimr (impronunciabile veramente) che vuole riportare l’universo nell’oscurità. Una nuova battaglia che da l’occasione a Thor di tornare a picchiare le mani contro mostri enormi e alla Marvel di proseguire e concretizzare il suo piano di conquista delle nostre giovani menti fuorviate. La pellicola, nonostante l’allontanamento di Kenneth Branagh alla regia e la sostituzione con un semisconosciuto Alan Taylor (che comunque ha fatto la regia di alcuni episodi di GoT), risulta forse migliore del primo capitolo, rendendo l’andare al cinema abbastanza giustificato.

A minacciare la realtà questa volta è l’Aether, una potente arma che gli elfi oscuri volevano utilizzare per riportare l’universo all’oscurità e che è stata sottratta loro da Bor, padre di Odino qualche millennio fa, quando gli elfi oscuri sono stati sterminati. L’arma però non può essere distrutta e viene nascosta su uno dei nove regni, ma durante le fasi di allineamento dei mondi Jane Foster cade proprio lì e l’Aether gli si infila dentro. Thor, intanto, riporta Loki ad Asgard dove viene imprigionato, poi corre sulla Terra a trovare Jane che manifesta strani poteri. Il Dio del Tuono porta l’umana su Asgard, che viene poi attaccata da Malekith che vuole riprendersi l’arma. Da qui parte una battaglia che coinvolgerà anche Loki, sempre ambiguo come suo solito, per salvare tutti i mondi.

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Il film è abbastanza ricco d’azione e di morte, come ci si aspetta da una guerra fra alieni fatta bene. Non manca il “dark” promesso dal titolo del film, che rispetto al primo capitolo è decisamente più opprimente e con un livello di tensione più alto. Purtroppo non mancano neanche le solite gag che ormai fanno parte dell’universo filmico della Marvel, una fra tutte quella di Thor che entrando in una casa umana appende il martello al poggia abiti (e giù le risate del pubblico). Altro aspetto un po’ fuori luogo, inoltre, sono le scene evidentemente aggiunte postume. Il regista si è infatti lamentato di alcune scene che la Disney avrebbe aggiunto dopo la fine delle riprese…beh, diciamo che la scena di Thor a petto nudo che si lava e guarda dal balcone è totalmente inutile ai fini del film e fatta solo per attirare le migliaia di ragazzine che già venerano Tom Hiddleston (Loki) per la sua bellezza (al rogo, please).
Le differenze con i fumetti sono tantissime, forse più dei capitoli precedenti, ma non vi starò qui a fare un elenco un po’ troppo lungo, nominiamo solo la principale: gli Dei di Asgard non sono Dei. Lo afferma chiaramente Odino dicendo che nascono, crescono e muoiono, ma lo fanno più lentamente di noi. Nei fumetti, invece, gli Dei di Asgard sono Dei a tutti gli effetti ed è stato lo stesso Odino a creare i nove regni (elfi oscuri compresi). Tutto questo è fatto, credo, per eliminare la forte componente religiosa che avrebbe potuto far indispettire qualcuno tra i più fanatici dei Papaboys.

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Ma parliamo di quello che ci interessa veramente: la scena dopo i titoli. I film Marvel sono ormai famosi per contenere una breve scena che fa da collegamento con gli altri capitoli del brand Marvel, qui vediamo Lady Sif e Volstagg rivolgersi al Collezionista (interpretato da Benicio del Toro) a cui chiedono di conservare per loro l’Aether, troppo pericoloso per stare ad Asgard accanto al Tesseract. Una scena abbastanza semplice, ma che in realtà al suo interno nasconde un mondo intero. La figura di Taneleer Tivan (alias il Collezionista) è abbastanza controversa nell’universo Marvel, ma più che altro è legata a quella di Thanos (visto al termine di The Avengers come il mandante dei chitauri). La scenetta inoltre ci informa che sia il Tesseract che l’Aether sono due Gemme dell’Infinito. Nonostante sul fumetto le Gemme e il Tesseract siano due cose diverse, questa rivelazione ci induce a pensare che presto verranno rese note anche le altre quattro (sono in tutto sei) Gemme, per poi arrivare alla creazione del Guanto dell’Infinito e alla guerra galattica contro il suo possessore: Thanos.
Una svolta veramente interessante per la saga cinematografica, che sono convinto non verrà mostrata neanche su The Avengers 2, ma probabilmente sul terzo capitolo dedicato al gruppo di eroi, per dare tempo alla Casa delle Idee di mettere in campo questa corposa saga con tutta calma. In questo senso anche uno dei prossimi film della Marvel, I Guardiani della Galassia, potrebbe mettere in campo altre novità sulla continuity di questo particolare filone. Del gruppo, infatti, fa parte anche Gamora, che nel mondo fumettistico è stata una dei Guardiano dell’Infinito a difesa di una delle Gemme. Chissà che fra qualche anno non ci aspetti un crossover fra Avengers e Guardiani della Galassia?



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