Dopo mesi di latitanza, spesi attorno al proprio villaggio di antica residenza, è stato catturato il serial killer indiano Thota Peddavenkataramana, responsabile della morte di 3 persone nella provincia di Obulavaripalle.
L'assassino seriale è stato arrestato con un blitz presso la pensione dov'era solito riposare, nel villaggio di Rajampet.
La carriera criminale dell'ormai ex fuggitivo è cominciata nel novembre del 2009 quando ha ucciso suo cugino Thota Venkataramana a causa di un litigio di poco conto nato nel corso di una partita a cricket.
Arrestato e in attesa di giudizio il Peddavenkataramana è venuto a sapere che alcuni parenti di suo cugino avevano umiliato pubblicamente sua madre e dato fuoco alla loro casa.
Appena rilasciato sotto cauzione il Peddavenkataramana non ha tardato a cercare vendetta contro chi ha mancato di rispetto verso la mamma: prima ha ammazzato Gabbi Ramakrishna nel giugno 2012 sparandogli nel sonno con una pistola costruita artigianalmente, poi ha tentato il bis esplodendo dei colpi verso Thota Subramanyam, nel luglio dello stesso anno, riuscendo però solo a ferirlo.
Nel marzo 2013 ci ha riprovato con Subramanyam, fallendo ancora, ha dato fuoco alla residenza del rivale Thota Narayana e ha distrutto le piante di papaya di Gabbi Venkatasubbaiah, suo ennesimo nemico giurato.
E siccome non c'è due senza tre al terzo tentativo è anche riuscito a far fuori il Subramanyam, il 24 novembre 2013, freddandolo mentre si stava recando ai suoi campi e fuggendo nei boschi col revolver legalmente posseduto dalla sua vittima a scopo difensivo.
Ma l'incubo per gli abitanti del villaggio di Puram è finito qualche giorno dopo quando il serial killer è stato arrestato e le sue due armi confiscate.
Da questa storia avrai capito che in India non si scherza per niente quando c'è di mezzo il cricket. E che in fatto di nomi non hanno molta fantasia.