Magazine Racconti
Una storia d'amore intensa, particolare. Di quelle che arrivano all'improvviso nella vita. Magari, non vanno proprio come l'immaginazione avrebbe voluto, ma... continuano ad avere tutta la forza necessaria per far dire, nonostante tutto: Per Sempre!Spero vi piaccia!
TI AMO PER SEMPRE
Una vecchia lettera scritta a mano. Alcune parole sbavate di nero. Lacrime, cariche di rimmel. Margherita continuava a fissarle, senza trovare il coraggio di spostare lo sguardo altrove. Certi giorni, come quello, sembravano come se tutto fosse appena successo. Tirò su con il naso, la stanza si riempì di quel rumore. Sapeva che avrebbe dovuto distruggerla. Per il suo bene, per la necessità che aveva, di ricominciare da qualche parte. Era facile pensarlo. Sarebbe stato diverso se si fosse trattato di un sms, di un messaggio ricevuto su Facebook o di un e-mail. Quando basta un click, tutto diventa più facile. Invece, sbarazzarsi di quella lettera era difficile. Perché poteva stringerla, sfiorarla, annusarla e sentire ancora il vago odore del profumo di Luca, leggerla per l’ennesima volta e rendersi conto di conoscerla a memoria. Che strano, quando l’aveva ricevuta. Luca l’aveva lasciata in bella vista sopra il comò della camera da letto, vicino alla conchiglia bianca, ai sassi di mare e ai piccoli pezzi di legno che avevano trovato passeggiando sulla spiaggia, durante la loro ultima vacanza insieme. Erano già passati quattro anni, ma sembrava fossero trascorse appena quattro ore. Nonostante i sette anni di fidanzamento, Margherita non aveva mai visto Luca prendere una penna in mano, per mettersi a scrivere. Non un appunto su un post-it, non uno scarabocchio in agenda, non un numero di telefono segnato al volo, per non dimenticarsene. Niente. Niente di niente. Eppure… Eppure, Luca l’aveva scritta quella lettera. La sua proposta di matrimonio speciale. “Così, quando festeggeremo le nostre nozze di diamante, la tirerai fuori dalla nostra valigia dei ricordi e ne rideremo insieme, bevendo champagne”. Le aveva detto la sera a cena, davanti a un piatto di tagliatelle al tartufo, che lentamente stava raffreddando.“Pensi veramente che riusciremo a organizzare un matrimonio sulla spiaggia? E se poi dovessimo scontrarci con raffiche di vento assurde, o con una pioggia inaspettata? È risaputo che, proprio quando tutto deve filare liscio ed essere perfetto, qualcosa va a finire storto. Non vorrei che tua madre, o mia madre, poi…”.Il sorriso radioso di Luca riuscì, almeno in quel momento, a mettere un freno ai pensieri di Margherita e alla sua fervida fantasia; sempre pronta a vedere disastri ovunque.Le sarebbe servito adesso uno di quei bei sorrisi. Non aveva conservato foto di Luca in bella vista, ma di quella lettera non riusciva proprio a farne a meno. Luca l’avrebbe veramente sposata e veramente sarebbero potuti arrivare a festeggiare i 75 anni di matrimonio, se solo fosse filato tutto liscio.Ma, la vita è così. Un attimo pensi di avere tutto il tempo del mondo per un sacco di progetti, l’attimo dopo ti ritrovi sotto terra, con indosso il tuo abito migliore; quello che avresti dovuto sfoggiare davanti a tutti e dinanzi all’altare.“Non è giusto”. Stavolta, le parole riempirono la stanza. Margherita si ritrovò a pensare a quanti divorziati conosceva. Mentre a lei non era stata data nemmeno l’opportunità di provare. Avrebbe preferito essere una di loro. Piuttosto che ritrovarsi vedova prima ancora di avere la fede al dito. Gli occhi castani continuavano a vagare tra macchie di trucco e l’elegante grafia di Luca. Ti amo, per sempre. Aveva chiuso in quel modo, quelle righe. Anche lei, ne era certa, l’avrebbe amato per sempre. Può esistere un amore tra due mondi, tra paradiso e terra. Il cuore non conosce distanze. Nessun sentimento, quando è vero, si lascia spegnere dagli ostacoli. Margherita richiuse la lettera, tornò al comodino per sfiorare con le dita la conchiglia. Magari, se l’avesse accostata all’orecchio, almeno per una volta non avrebbe sentito la voce del mare, ma la dichiarazione di amore eterno del suo Luca. Ci provò. Non sentì niente, ma non pianse. Era la lettera. La lettera era la sua dichiarazione di amore eterno. Una ragione più che valida per non distruggerla mai.
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