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Ti amo, ti odio, mi manchi....fanculizzati

Da Ele @HelloElena
Ti amo, ti odio, mi manchi....fanculizzati
Alla fine fu quell’orsetto gommoso giallo a convincermi.
Certo, le cose con Robert non andavano da parecchio ormai, da più tempo di quanto avessi osato ammettere con chiunque, ma alla fine fu un’innocua caramellina gommosa a rendere tutto più chiaro nella mia mente.
 
Ecco a me questo inizio con lei che chiude una storia  durata anni per una cavolata come un orsetto gommoso mi aveva fatto ben sperare.
Cavolo, una che lascia il fidanzato storico e si butta nell'ignoto sara' almeno un po' cazzuta, no?
La risposta e' no.
Premetto che prima di leggere un qualsiasi libro e' abbastanza difficile che io vada a controllare prima le recensioni che ha ricevuto perche' non voglio farmi influenzare, per cui quando l'ho iniziato non avevo idea di come sarebbe stato e tanto meno conoscevo l'autrice (Niamh Greene, ndr).
Probabilmente se avessi dato un'occhiata al sito dell'autrice avrei anche potuto immaginare il destino a cui andavo incontro. E certo, a partire dal titolo sapevo che non mi sarei trovata di fronte ad alta letteratura, ma un libro cosi' della ciolla, devo ammettere che era da un po' che non mi capitava  (ed e' tutto dire da una che si e' letta la Twilight-saga e che ora si e' buttata sulle Cinquanta Sfumature).
Qui, la patatona di turno, dopo aver perso il suo lavoro di agente immobiliare nella Dublino colpitissima dalla crisi, viene convinta dalla sua amica ex-manager-turned-into-a-frikkettona a trasferirsi in un cottage di campagna, con la scusa dell'affitto irrisorio purche' lei aiuti il propietario a fare qualche lavoretto nella sua fattoria.
Non avendo niente da perdere, la patatona non e' molto entusiasta, ma accetta.
Ovviamente il proprietario del cottage e' un figo, ovviamente e' pure disponibile in quanto vedovo, ovviamente c'ha il carico di problemi con figlia adolescente, la suocera in casa e sensi di colpa per la morte della moglie. In pratica un caso sociale che una donna ci va a nozze.
Lei naturalmente all'inizio fa tutta la cittadina iper fashion io-odio-la-campagna, che poi vabbe' quando mai hai visto un'irlandese vestita bene?? E infatti poi dice che va a spalare le stalle dei cavalli con la tuta Juicy Couture e qui capiamo che lei con il fashion non c'entra 'na mazza, che se Juicy Couture e' fashion, io sono la Gisele.
Quando poi per il gran ballo del paesino si mette il tubino di Dolce & Gabbana, capiamo che la protagonista deve per forza essere Simona Ventura.
Comunque, come e' facile intuire lei, poco a poco, inizia ad amare la vita appartata e tranquilla del cottage, i lavori manuali e i rapporti di amicizia che si instaurano con gli abitanti del paesino, mentre per le restanti 400 pagine ci sfracella i maroni con le sue seghe mentali su che cosa saranno mai quelle forti emozioni che prova per il suo padrone di casa...ma chissa' ? che cosa potra' mai essere? Sara' amore?
Ah, io di certo non ve lo dico, ma ve lo lascio immaginare.
Voto: 5/10
La banalita' fatta a libro.

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