Un altro graditissimo omaggio, e un altro viaggio ricchissimo. E' uno di quei libri che amo molto perché mi mettono in fortissima difficoltà. Carmelo Pistillo, l’autore, condivide con il fratello Luigi, di cui ho letto Il paradosso di Pancrazio, lo stesso modo di scrivere colto, ricco di citazioni e riferimenti letterari inusuali, e dotato di potere evocativo, in grado di suscitare immagini nella mente altrui, e di creare metafore tutte loro, originalissime, per esprimere situazioni e sentimenti complicati e sfumati. E’ una raccolta di racconti, “dedicato alla donna occulta, perché ogni donna chiara è anche un po’ scura. Ne esiste un’altra, molto segreta. Così come in ogni uomo è rimasta viva l’espressione di quella sognata, più scura che chiara.” Questo dice l’autore nella sua prefazione, in cui si rivolge direttamente al lettore. Sedici racconti, sedici specchi in cui appare la figura complessa di una donna, giovane, matura, adolescente, sposa, mai madre, in primo piano o sullo sfondo, sempre catalizzatrice di eventi e vittima solo apparente. Lo stile di scrittura è elevatissimo e molto flessibile. Indubbiamente colto, sa rendersi comprensibile e oscuro all’occorrenza; come i suoi personaggi, tiene sulla corda il lettore, che spesso si agita nervoso di fronte a frasi elegantemente violente, o apparentemente distratte. Alcuni di questi si sono aggrappati alla superficie del mio cuore di granito, come Donna chiara, donna scura, storia di ombre alla Hoffmann, La poltrona con il tono da giornalista di cronaca nera che scivola sui protagonisti, ma che non può fare a meno di irriderli e di compiacersi delle loro povere azioni. Il segreto di Alice è una serie di bambole russe, una più bella dell'altra, adorabili portatrici di piccoli colpi di scena uno dietro l’altro. Thérèsemi ha innervosito e Puttanazzo un po' rattristato. Ho detestato Diario in tua assenza, perché l’assenza gelida dell’amato, di qualunque sua notizia, è la peggiore delle torture cinesi, per un’impaziente come me.
Cosa penso del libro? Non è per tutti. E' per chi ama essere divertito e intrattenuto, in atmosfere alla Kafka senza sentire tutta l'angoscia e l'assenza di qualunque tipo di speranza di questo autore. Per chi ama essere messo in difficoltà e catturato da un libro, e anche un po' esasperato. Per le lettrici come me, che cercano qualcosa di più sotto i cuori di carta dei personaggi, che vogliono leggere di sentimenti e comportamenti esasperanti e del tutto originali, senza nessun conformismo al dover sentire accettato dalla società. Per le lettrici come me, che vogliono poter guardare nell'animo di donne contorte, coraggiose e crudeli, non madri e contente di non esserlo, e vedersi rispecchiate come sarebbero, se avessero preso la decisione di essere così. C'è una completa assenza di speranza, in questo libro...le donne sono tutte regine nere, animi fortissimi, capaci di sentimenti estremi, di raffinatezze crudeli tipiche di Tanizaki e di una certa letteratura giapponese, per cui le donne sono sacerdotesse assetate di sangue e di spirito maschili, venerate come idoli, e implorate di esercitare tutta la loro crudeltà nascosta sull'uomo che le ama e le adora in modo folle, autolesionista.
Inutile sottolineare che le ho amate visceralmente tutte. Tutte. Tutte mie sorelle maggiori, immagini di quello che io non potrò mai essere. Una delle ragioni che mi fa amare questo libro è proprio il suo tuffo deciso a testa in giù nel mio lato buio, costringendomi ancora una volta a guardarlo e a tenerlo a bada. Non considerate questo titolo, se volete racconti lineari e tranquilli, con una ragionevole dose di colpi di scena o di avventura. Qui non c’è nulla di ragionevole, ma tutto di onirico e contrario al sentire comune; se amate sentirvi come Alice nel Paese delle Meraviglie, che avverte brividi di disagio sotto la bellezza dei paesaggi e dei personaggi che incontrava, al contrario, accorrete a leggerlo.
LoreGasp
Magazine Cultura
Ti dico che non ho sognato – Donne chiare, donne scure, Regine inarrestabili
Creato il 13 luglio 2015 da Loredana GasparriI suoi ultimi articoli
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