Di questi tempi l’attività di recensione dei libri degli scrittori esordienti si sta sviluppando a macchia d’olio, prolificandosi come funghi in un campo particolarmente esposto alle aspettative, ancorché legittime, di acquisire il maggior numero di consensi possibile.
E’ un’attività che per le sue modalità e soprattutto per la tipologia del recensore, potrebbe essere classificata in due categorie: quella dei recensori “di professione”, ovvero di coloro che dietro compenso si offrono di scrivere un commento “a misura” dell’opera, e quella dei recensori/lettori, ovvero degli utenti finali che nell'occasione assumono la veste di critici letterari postando il proprio giudizio a margine dell’e-book o del cartaceo esposto nelle librerie digitali.
Tra le due attività vi è quella “intermedia” dei recensori “per cortesia”, che sono gli amici virtuali o reali che si prestano nell'incarico di scrivere una “bella recensione” a mo’ di promozione e sostegno dell’opera. Non sono molto dissimili dai recensori “a pagamento” (a parte, appunto, la gratuità della prestazione), e nemmeno da quelli che, senza convinzione, cliccano “mi piace” sui vari social network.
In questo ginepraio di critici, veri o presunti tali, è facile perdersi come nel labirinto di Teseo senza il filo di Arianna. Il rischio di non trovare l’orientamento lo è tanto per lo scrittore quanto per il lettore, soprattutto per le recensioni cosiddette “promozionali” mirate quasi esclusivamente ad attirare l’attenzione del lettore invogliandolo nell'acquisto dell’opera. Se il giudizio non collima con l’interesse e l’aspettativa dell’acquirente, il rischio per lo scrittore (esordiente) di “bruciarsi” è più che reale.
Vero è che nella recensione di un libro la componente soggettiva della valutazione assume un ruolo preponderante: può piacere di più o di meno a seconda del proprio gusto personale. Ma ciò che dovrebbe essere bandita è la tendenziosità del giudizio, facilmente rinvenibile nelle recensioni “studiate” che somigliano molto alla pubblicità ingannevole di molti prodotti presenti sul mercato.
Meglio allora affidarsi ad una corretta informazione dell’opera, puntando in particolare sulla sinossi, magari accompagnata dall'anteprima in modo da offrire al lettore tutti gli spunti necessari per la scelta. Di solito bastano poche (ma chiare) informazioni per orientare il lettore nell'acquisto o meno del libro.
Se a ciò si aggiunge una buona recensione, ben venga. Purché sia fatta incondizionatamente e … nel nome del lettore!http://feeds.feedburner.com/VittorianoBorrelliLeParoleDelMioTempo