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Ti ricorderai di me come una nana bianca di elevata massa nel cuore che collassa per un ultimo splendore e dal mio diaframma sentirai uno sfiato un richiamo d’amore perduto nell’aria fatuo come aleggiare di farfalla. Eravamo un sistema binario luce su luce a specchiarsi nei meridiani di un firmamento ricamato dai nostri fremiti, e invece ci siamo svegliati divisi da un muro di fotoni al di qua e al di là del visibile come troni vuoti, a perdere.
Giancarlo Serafino
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