
A rigore il termine esatto per risaia sarebbe 水田 - shuǐ tián, appunto l'appezzamento con l'acqua, ma per i cinesi il riso è elemento predominante e fondamentale della vita, quindi per estensione, anche il solo carattere di cui parliamo oggi, la identifica. Questo segno è molto usato negli ideogrammi più complessi, proprio per la valenza fondamentale che ha la terra, il suo lavoro e il suo possesso in quella società. Possedere dei campi era la differenza chiara tra ricco e povero, tra uomini e schiavi, a volte, in un mondo difficile traversato dalle carestie, il confine tra la vita e la morte. Come avevamo già visto, unito al carattere di Forza: 男 - nán, dà Maschio, colui che usa la propria forza nei campi, anche se poi questa idea è frutto della ipocrisia maschile, in quanto come si sa, il lavoro duro nelle risaie se lo sono sempre sobbarcato le donne. Un altro ideogramma emblematico è quello che si ottiene mettendo il segno di Risaia sopra quello di Cuore. Si ottiene l'usatissimo verbo 思 - sī - Pensare, Riflettere, Ponderare. Questo perché per il contadino, la risaia è il chiodo fisso, il principale oggetto dei suoi pensieri e il suo andamento è alla base di ogni decisione da prendere. Certo il punto di discrimine tra poveri e ricchi è sempre stato lo stesso, da una parte chi possedeva le risaie e se ne aveva molte se le faceva lavorare da chi era povero, che si sobbarcava la fatica di produrre e anche di allevare quegli animali destinati alla mensa più abbiente. Così il bracciante curava il pollaio del padrone, faceva crescere le galline per il desco del ricco e a lui non rimaneva, se voleva mangiare carne che ricorrere alle: 田地 - tián jī - le galline di risaia, che poi non sono niente altro che le Rane.
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@ErGongMi shuImperatore cinese.
Xiōng,Mèi,Jiě,Tài.
Nán