La scia di sangue in Tibet non accenna a fermarsi. Ieri sera alle ore 20 Phakmo Thondup, ventenne tibetano, si è immolato dandosi fuoco nel monastero di Ja Khyung nella provincia cinese di Qinghai per protestare contro la dominazione cinese in Tibet.
Con quest’ennesimo gesto estremo in nome della libertà, dal 2009 il numero di immolazioni in Tibet ha raggiunto quota 150.
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Continua così questa disperata forma di protesta volta ad attirare l’attenzione mondiale sulla necessità dell’indipendenza del Tibet e la lotta contro la repressione cinese sul territorio tibetano.
YB