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tic tac me

Da Martina Frattini @frattini88

tic tac me

Scrivi sempre. Lo fai seduta ad un tavolo, sul treno, durante una lezione, mentre ascolti la musica o guardi un film, sorseggiando il caffè seduta al tavolino di un bar del centro. Scrivi, con le dita che battono veloci sulla tastiera, il cervello che è già sulla frase successiva e conosce già la fine della storia. Senti una specie di sinfonia mentre scrivi, che ti fa muovere la testa lateralmente a tempo, oscillando, come un Direttore d’Orchestra. Lo fai perché senti la melodia.Scrivi per esprimere quello che hai dentro, ma al tempo stesso per comunicare con il mondo, con chiunque ti voglia ascoltare, con nessuno. Lo fai perché è l’unica cosa che credi di saper fare bene, o perlomeno è l’unica che ti fa sentirebene. Potresti scrivere di qualsiasi cosa, dopo averla guardata, studiata o anche soltanto immaginata. Puoi farlo per divertirti o puoi piangere disperatamente mentre lo fai, ma la cosa fondamentale è provare qualcosa. E quel qualcosa arriva sempre, appena poggi le dita sulla tastiera. A volte ci ragioni su prima di scrivere qualcosa, altre scrivi di getto, scendendo in campo con tutte le truppe, lasciando scoperta la base. Ed è a quel punto che diventi più vulnerabile, ma al tempo stessa più vera. Scrivi da ancora prima di imparare a farlo.Lo fai sempre, anche quando dormi e quando cammini per strada, scrivi quando sei in mezzo alla gente o sola, ma, immersa nella baraonda più totale, lo fai meglio, perché nel tentativo di allontanarti dal frastuono creato dal resto del mondo, ti isoli e riesci a trovare la tua dimensione interiore.Scrivi per le stesse ragioni per cui le altre persone parlano, camminano, mangiano, dormono e fanno l’amore.

Scrivi perché non sai fare altro. Lo fai perché senza non riusciresti nemmeno a respirare. 

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