Ogni tanto ci sono cose che ti fanno sentire nostalgica, è inevitabile.
Qualche giorno fa è mancata la splendida Lulu de la Falaise, musa immortale di YSL. Per chi non lo sapesse, è stata lei ad ispirare lo stilista nella creazione del primo tuxedo femminile. In un certo senso ha davvero contribuito a una piccola rivoluzione di costume. Lulu è stata un personaggio affascinante e unico, dal suo matrimonio con il figlio del pittore Balthus all’avventura indipendente come creatrice di gioielli. Ha sempre sostenuto che, mentre Betty Catroux influenzava YSL negli insiemi più mascolini, lei rappresentasse invece l’anima “zingara”. Non saprei: di zingaresco avevano ben poco in effetti!
La ricordiamo con una frase che rivolgeva spesso a Yves: “Non essere così sciocco. Nessuno si divertirà ad indossare i tuoi vestiti, se tu non ti diverti a farli”.
Proprio in questi giorni è uscita la versione restaurata di “Colazione da Tiffany”, per festeggiare il 50° anniversario del film. Che a Audrey non piacessero quei dolcetti straordinari con cui fa colazione nel film non lo sapevo, è una della piccole cose che ho scoperto di recente. Però, non lo dà a vedere…
Così come molti forse non sanno che originariamente era prevista la Monroe per questa parte. Sinceramente non riuscirei a immaginare nessun altro che la Hepburn per la parte di Holly!
Vi segnalo il libro Colazione da Tiffany – L’edizione ufficiale del cinquantesimo anniversario di Sarah Gristwood (Magazzini Salani), l’unico testo pubblicato in accordo con la Paramount Pictures e l’Audrey Hepburn Estate, che offre uno sguardo privilegiato su questo capolavoro cinematografico.