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Tiflis

Creato il 06 marzo 2012 da Renzomazzetti
Il baffo di Maya.
Il baffo di Maya.

 Per quel che mi riguarda, io non sono altro che un discepolo di Lenin e il mio scopo consiste nell’esserne degno discepolo. Mentre il popolo dice: Stalin è Lenin oggi. Tutta la sua vita è dedicata al grande compito per la causa dei lavoratori. I suoi primi maestri furono gli operai di Tiflis. Nel 1895 venne espulso dal Seminario per propaganda marxista. Lavorò all’Osservatorio fisico come osservatore-calcolatore. Dalla propaganda delle idee socialiste praticò l’agitazione sui problemi dei lavoratori che vivevano dure condizioni di sfruttamento. Contribuì e partecipò attivamente agli scioperi dei lavoratori addetti ai depositi ferroviari; la polizia lo prese di mira ma riuscì a sottrarsi alla perquisizione all’Osservatorio e visse nell’illegalità. Pubblicò in Giorgia il giornale rivoluzionario: La Lotta divenendo un rivoluzionario di professione; fonda un Comitato del Partito Operaio Socialdemocratico di Russia. Nell’aprile del 1902 viene arrestato. In prigione viene a sapere di essere stato eletto a far parte del Comitato dell’Unione del Caucaso del Partito Operaio Socialdemocratico. E’ deportato in Siberia: dopo un anno evade. Si reca a Bacu e organizza un grande sciopero generale. Il 1905 è l’anno della rivoluzione democratica e Stalin vi prende parte. Da allora raggiunge un primato tra i suoi compagni per gli arresti e le deportazioni subite e la quantità di evasioni. Nel marzo del 1917 il Comitato Centrale del Partito bolscevico lo nomina direttore della Pravda. Nella seconda guerra mondiale è Capo dell’ Armata Rossa. Stalin ebbe il grande merito di aver dato un decisivo e forte contributo alla sconfitta del nazifascismo.

L  E  N  I  N   E   S  T  A  L  I  N

Quasi un trentennio è passato

da quando sorse quaggiù

un genio atteso e adorato

come un novello Gesù.

Ed ogni oppresso cantava,

non lagrimando già più:

Lenin,

la tua dottrina si diffonde e vola!

Lenin,

la tua parola è quella che consola!

Il dolce sogno santo

della gran Città del Sole

che vagheggiava ogni cuore,

tu realizzasti quaggiù!

Lenin

il più grand’uomo del mondo sei tu,

e come il Sole

il tuo Ideale non si spegne mai più!

Piombò la belva fascista

sopra ogni gran civiltà;

l’umanità socialista

pur si accingeva a sbranar…

Ma un uomo tutto d’acciaio

ad affrontarla era là.

Stalin,

di Stalingrado la leggenda vola!

Stalin,

schiacciava il mostro la tua forza sola!

A te sia gloria eterna!

Senza la tua gran vittoria

tornava indietro la storia

di tre millenni e anche più!

Stalin,

il degno erede del gran Lenin sei tu!

Due vostri pari

sopra la Terra non verranno mai più!
Stalin, mai più…

-Spartacus    Picenus-

(Testo scritto nell’anno 1943 dopo la battaglia di Stalingrado)


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