"Le regole basilari del tifoso sono 2:
1. Quello che la mia squadra vince è sempre il miglior trofeo del mondo.
2. Quello che gli altri vincono è una schifezza.
Da queste basi si sviluppano di conseguenza altre sotto-regole:
1. Se gli altri hanno vinto, non hanno giocato bene.
2. Se gli altri hanno vinto e giocato bene, non hanno meritato.
3. Se gli altri hanno vinto, giocato bene, e hanno meritato, probabilmente c'è qualcosa di losco sotto. Vedrai che prima o poi verrà fuori e in tribunale perderanno quanto hanno vinto.
4. Se gli altri hanno perso, è perché sicuramente ed indubbiamente se lo meritavano, avranno giocato di merda, gli avversari sono stati migliori, non c'era niente di losco, l'arbitro è stato impeccabile, se non hanno vinto è perché sono delle pippe, che ci possiamo fare noi se loro sono incapaci?
Riguardo al "noi"...
1. Se noi abbiamo vinto, sicuramente abbiamo giocato da Dio, meritato tutto, c'era una sola squadra in campo ed era la nostra, ci hanno provato a farci perdere rubando ma non ci sono riusciti, ci siamo portati a casa una vittoria meritatissima ed indiscutibile.
2. Se noi abbiamo perso, sicuramente abbiamo giocato da Dio, meritavamo la vittoria senza discussioni, è stato l'arbitro a sbagliare in senso unico per novanta minuti, il terreno era inagibile, le condizioni atmosferiche erano peggio dell'uragano Katrina, gli altri hanno avuto più rigori di noi, se le porte fossero state più larghe non avremmo preso tutti quei... tre pali durante l'anno, i cartellini sono stati estratti soltanto contro di noi e mai contro gli altri, i nostri giocatori sono i migliori della terra purtroppo attraversano un brevissimo periodo di appannamento, ma di questo sicuramente ne hanno colpa altri non noi. Gli infortuni a raffica ci hanno rovinato l'intera stagione, non è colpa nostra sono gli altri che hanno fatto si che perdessimo, la vittoria era soltanto nostra e solo noi eravamo meritevoli di vincere tutto. Ma vedrete che prima o poi verrà fuori la verità, e allora si che rideremo!
Tutto ciò, ovviamente, senza minimamente osservare le partite, ma traendo le conclusioni soltanto dal risultato finale, o al limite da un paio di episodi che magari fanno discutere.
Ne consegue che, GLI ALTRI non meritano mai di vincere ma si meritano sempre di perdere, indipendentemente dai giocatori che hanno, dal gioco che fanno, dalle partite che vincono o dai trofei che portano a casa, NOI invece, a prescindere da giocatori, gioco soprattutto, vittorie o trofei, siamo i vincitori indiscussi ogni anno, morali o materiali, noi sicuramente mai sbaglieremo una stagione, sono gli altri che hanno fatto si che non vincessimo."
Questo è l' A, B, C, del tifoso dei giorni nostri. Regole di vita basilari per poter vantarsi di "saper tifare", che siano interisti, milanisti, juventini, romanisti, laziali e via discorrendo, il 90% dei tifosi ragiona in questo modo.
Ecco spiegato perché molti interisti, hanno spesso denigrato le vittorie dei milanisti, ed ora accade il contrario. Coi milanisti che minimizzano un triplete neroazzurro. L'amara verità è che in questo sport chi vince ha sempre ragione, perché "il risultato" è l'arma che ti permette di "parlare" e "agire" muovendoti con superbia in questo mondo pallonaro, zittendo gli altri con un "io ho vinto, tu no."
A chi vince, non importa il come, l'importante è l'aver vinto. A chi perde importa solo minimizzare invano le vittorie altrui, per non sentirsi bruciare dentro per le sconfitte subite. Perché appunto, il risultato è tutto.
Io personalmente, faccio mia una regola che Arrigo Sacchi ha insegnato, "il bel gioco fine alla vittoria", che non è come dire "vincere attraverso il bel gioco", perché nel secondo caso, come appunto avviene nella maggior parte dei casi, si da priorità massima alla vittoria "sperando" di poterla ottenere dando anche spettacolo con tutti i giocatori in campo (non con uno solo che fa le veroniche...), invece nel primo caso, la priorità la si da al gioco corale di squadra, finalizzato per raggiungere l'obbiettivo vittoria. E questo è quello che più interessa a me. Il bel gioco corale di tutta la squadra, che possa creare occasioni da gol, poi magari a fine partita ti capita di non vincere, ma almeno non resti con quella sensazione di avere per le mani una squadra di "impotenti" o peggio ancora "svogliati", bensì un gruppo forte, che da spettacolo per vincere, non che scende in campo per timbrare il cartellino e se si vince bene altrimenti pazienza.
Io non mi ci trovo nel modo di ragionare del "tifoso moderno", io penso alla mia squadra. Non mi frega nulla se e come gli altri vincono quando vedo che la squadra per cui tifo fa pena, penso piuttosto a come si possa risolvere la situazione all'interno della mia squadra, per poter ottenere quel tanto sospirato "bel gioco" e di conseguenza la vittoria. Anche perché a vincere sono capaci tutti, ma vincere dando spettacolo è per pochi eletti, e solitamente è così che si entra nella storia e nella memoria della gente.