Non apriremo l’armadio di Tilda Swinton per guardare il contenuto. In qualche modo sarà lei a spalancare i nostri. Tanto che ciascun abito, vestito, cappotto o accessorio indossato da noi casaccio potrebbero in realtà mirare all’inconscio. Sentirsi molto più che un capo qualunque per ambire improvvisamente a diventare “espressione”. Che sia di un sentimento o di una storia, di una persona o di un movimento: ciò che importa è che un abito potrebbe dire molto di te. Se trovasse una persona disposta ad ascoltarlo. E, in effetti, qualcuno si è fatto avanti.
Tilda Swinton e il suo guardaroba, una performance a Pitti87
Una guardarobiera, nello specifico, di nome Tilda Swinton ha giocato con i nostri vestiti portando in scena a Firenze durante Pitti Cloakroom, uno spettacolo di grande carisma. Ognuno di noi spettatori, disposti pazientemente in fila, le ha consegnato un capo e lo stesso è entrato a far parte della scena. Linguaggi muti, amori mimati, rifiuti o avvicinamenti, insomma un rapporto di sensi e di convincimenti. La performance, che ha debuttato lo scorso anno al Festival d’Automne di Parigi, è ideata dallo storico della moda Olivier Saillard.
Photo by Giovanni Giannoni