Pianta tropicale Tillandsia
Ripulire l'ambiente dove viviamo dagli agenti inquinanti tramite l'uso di piante si può eccone una prova lampante con l'uso della pianta tropicale Tillandsia.Pianta tropicale anti inquinamento
Usneoides è il nome scientifico, di norma aggrappate alla corteccia degli alberi, più raramente alle rocce, generalmente in zone tropicali o subtropicali. Alcune, come la specie xerographyca, sono xeròfite, altre (la maggior parte, ad esempio la ionantha) necessitano di ambienti decisamente molto umidi. Traggono le sostanze nutritive direttamente dall'aria (per questo vengono anche dette : ”Piante dell’aria”) e dalla pioggia, tramite le foglie. Potendo esse inoltre, assimilare materiali organici, come per es. insetti che si fermano e muoiono nella rosetta centrale di foglie, contenente acqua, potrebbero al limite considerarsi piante carnivore.
Alle Tillandsia vengono riconosciute spiccate proprietà nel purificare l’ambiente dall'inquinamento chimico, fisico e persino elettromagnetico. Per quest’ultima loro proprietà, molti mantengono una composizione o anche una singola pianta, purché viva e in buono stato vegetativo, semplicemente appoggiata su un piattino, vicino a sorgenti di onde elettromagnetiche, come il computer, il televisore, ecc. Per una loro lunga durata negli ambienti di vita e di lavoro, si consiglia di: mantenerle a moderata temperatura (15-25 °C), data la difficoltà nei nostri climi di avere ambienti con tassi di umidità paragonabili alle zone di origine; nebulizzarle abbondantemente ogni giorno, con acqua poco calcarea; se possibile, mantenerle in una posizione sufficientemente luminosa (consiglio valido per tutte le piante); nel caso si debba rimpiazzare nella composizione una pianta appassita, si presti molta attenzione a non usare assolutamente colle a freddo che contengano solventi e, nel caso di colle siliconiche a caldo (che sono quelle consigliate), si raccomanda di aspettare un leggero abbassamento della temperatura della colla sul supporto, prima di appoggiarvi la pianta.
Tillandsia Pianta contro inquinamento atmosferico
Assieme all'umidità catturano anche il pulviscolo atmosferico che contiene agenti inquinanti, per questa proprietà sono stati eseguiti studi volti ad utilizzare queste piante come bio-rivelatori di inquinanti atmosferici in particolare per rivelare gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici), sostanze provenienti dalla incompleta combustione della benzina e del gasolio sospettate di causare il cancro. La pianta è stata testata per sei mesi sulla trafficatissima circonvallazione di Firenze, per iniziativa del botanico Luigi Brighigna dell’ Ateneo fiorentino, che ha poi portato le piantine “inquinate” al dipartimento di chimica "Ciamician" di Bologna, attrezzato per studiarle. Secondo i risultati del test, resi noti dall'Università di Bologna, la Tillandsia può essere usata per monitorare l’inquinamento, ma anche, in dosi massicce, per assorbire le polveri cariche di idrocarburi policiclici aromatici, ovvero i benzopireni accusati di essere cancerogeni, provenienti dall'incompleta combustione della benzina e del gasolio. La mancanza di radici ha permesso inoltre, di analizzare le sostanze depositate escludendo le interferenze con il terreno.La Tillandsia non solo cattura gli inquinanti, ma è in grado di assorbirli ed eliminarli, metabolizzandoli, ovvero “mangiando” una discreta quantità di inquinanti: 0,2 milligrammi per chilogrammo di pianta. Costa poco e sono già state ipotizzate le applicazioni: una piccola parete può essere usata per disinquinare un appartamento, ma non si esclude in futuro l’ipotesi di interi pannelli pieni di piante da collocare sulle autostrade e sulle vie cittadine di grande traffico.