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Tim ci riprova

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Tim ci riprova

La Tim continua ad utilizzare il corpo femminile con la sua Belen, lo fa con la stessa spregiudicatezza di sempre ma ancora con più voyeurismo.

Questa volta la testimonial appare più aggressiva, prende a pugni un sacco ma non mette in discussione il ruolo femminile stereotipato che le viene affidato: quello dell’oggetto di desiderio maschile.

Per poter aver diritto ad avere la parte del pugile, in quanto sport considerato tipicamente maschile, deve mostrare glutei, vagina e seni resi trasparenti dall’acqua che le cade sulla maglietta, rischiando così di contribuire ancor di più a radicare l’idea che gli spot da combattimento sono roba da uomini.

Io non so dove la Tim voglia arrivare, se è uno spot per quei masochisti che vorrebbero essere presi a pugni o se è uno spot che incita la violenza contro le donne il cui messaggio viene veicolato dall’offerta di un modello di donna provocante per legittimare gli uomini violenti.

Che ne dite, ci rivolgiamo alla Telecom o allo Iap, opure lasciamo che la Tim pianga lacrime di coccodrillo dopo che le sue vendite saranno calate ancora di più?



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