Dopo la vittoria schiacciante nei confronti di Samsung, il CEO della mela di Cupertino, Tim Cook, ha mandato un messaggio a tutti i dipendenti del gruppo. Cook ha voluto mandare un messaggio forte e ha spazzato via il colosso sudcoreano in poche parole. Il messaggio è rivolto ai dipendenti, ma chiaramente pensato anche per una divulgazione ben più ampia poiché foriero di un significato forte: qualcuno crea e qualcuno copia, qualcuno innova e qualcuno ne approfitta. Il processo, in tal senso, ha svelato una verità che va in una sola direzione, bocciando totalmente la linea di Samsung per sposare quasi in pieno quella di Apple.
Dal messaggio emerge inoltre, probabilmente anche con un pizzico di strumentalizzazione, la volontà Apple di risolvere la questione senza arrivare in tribunale. Tim Cook ha infatti raccontato i precedenti usando il termine “riluttanza” in relazione al ricorso agli avvocati, ma si è detto costretto a procedere in virtù della perseveranza della casa sudcoreana nel continuare sulla propria linea.
In ogni caso la soddisfazione in casa della mela morsicata è doppia: non solo è stata difesa la proprietà intellettuale del gruppo, ma si è anche dato seguito alle volontà di Steve Jobs in relazione ad Android. La vittoria sembra pertanto essere più un punto di partenza che non un punto di arrivo.
Apple vuol spazzare il campo da tutti i presunti “violatori di brevetti” e la vittoria conseguita è soltanto la prima puntata di una battaglia destinata ad essere ben più ampia e totalizzante. Del resto, come ha spiegato il CEO di Cupertino, in ballo non c’erano soltanto brevetti e denaro, visto che la Samsung dovrà pagare “solo” poco più di un miliardo di dollari. In ballo c’era il valore, il prestigio. In ballo c’era qualcosa di più fondamentale e la Apple ha vinto senza “se” e senza “ma”.
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