Tim Cook, il Gay Più Potente Guiderà la Apple?

Da Omoeros

Negli ultimi mesi è davvero difficile andare in giro nelle nostre città senza incrociare almeno una persona, che può essere indistintamente un manager in giacca e cravatta così come uno scapestrato teen-ager che raggiunge un appuntamento, che abbia tra le mani uno dei primari oggetti del desiderio moderno. Macchine tecnologiche, nate ufficialmente come telefonini di ultima generazione ma capaci di rappresentare dei veri e propri strumenti ormai indispensabili per la vita comune, l'iPhone si è immesso nelle nostre vite come un innocente virus pronto a mietere sempre nuove vittime. Ciò è dovuto anche a delle buone scelte fatte dalla Apple, casa produttrice capace di aver immesso sul mercato prima prodotti musicali come le varie tipologie di iPod, passando per iPad iù bistrattato e le varie migliorie all'iPhone ormai diffusissimo. Il CEO del marchio, Steve Jobs, ha recentemente passato lo scettro al suo vice, Tim Cook probabilmente per motivi di salute, lasciando un'importantissima azienda nelle mani di un uomo che è stato già abbondantemente preso di mira per il suo ancora celato orientamento sessuale. Tim Cook infatti sarebbe omosessuale e un suo eventuale passaggio a CEO ufficiale lo farebbe diventare a tutti gli effetti, dopo un quasi obbligato coming out, ad essere il gay più potente della Silicon Valley. Ma chissà se in una società ancora minata da atteggiamenti omofobi, questo passaggio di testimone non si ripercuota in qualche modo sul successo di un gigante ome la Apple.

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