Tim Cook, CEO di Apple si è detto “molto ottimista” circa i negoziati in corso per quanto riguarda il lancio di Apple Pay in Cina. Questo sistema permette di effettuare pagamenti facili e sicuri grazie al touch ID, negli Stati Uniti sta già avendo molti consensi, e per la società californiana il passo successivo è quello di renderlo fruibile in altri paesi.
In un recente viaggio in Cina, Tim Cook ha messo in chiaro che i negoziati con le banche cinesi e con il colosso Alibaba procedono, e presto secondo il CEO si troverà un accordo che vado bene sia con gli istituti finanziari principali e applicare un tasso adeguato per quanto riguarda l’utente finale.
“Vogliamo Apple Pay in Cina” , ha dichiarato Tim Cook, “Sono molto ottimista sull’arrivo imminente in Cina.” Grazie al boom economico nel paese, la classe media sta crescendo in modo esponenziale, e il numero di possessori di smartphone sta aumentando vertiginosamente, Cook ritiene che il sistema di pagamento contactless è pronto per l’adozione di massa.
La Cina è ovviamente un mercato con un potenziale enorme, ma Apple sa che dovrà affrontare sfide particolarmente ardue che fino ad ora hanno ostacolato l’introduzione del nuovo sistema di pagamento. Il problema principale è con UnionPay, l’unico istituto finanziario ad emittente carte di credito nel paese. All’inizio di quest’anno, ci sono state voci di un accordo quasi raggiunto per quanto riguarda le tasse e le spese di transazione, ma il progresso è stato fermato subito poco visto il rifiuto dei negoziati nel mese di febbraio denunciato una spesa eccessiva sulla singola procedura di pagamento.
Anche se è l’operatore dominante nel campo dei pagamenti online in Cina per ora è Alipay introdotto da Alibaba , non ha raggiunto il quel successo sperato con il suo sistema di pagamento che a differenza di Apple Pay utilizza la scansione dei codici QR direttamente dai dispositivi mobili. Tuttavia, rimangono questioni importanti da risolvere per quanto riguarda Apple specialmente sui costi di transazione che rimangono anch’essi troppo alti per il mercato cinese. Negli Stati Uniti, il colosso informatico applica agli operatori una commissione che varia dai 0,15% al 2% a pagamento, che è superiore a quelli che Alipay applica in Cina dove le transazioni vanno dai 0,7 % al 1,2%. Apple e tutti i partner dovrebbero rassicurare il governo, cercando di trovare in punto di incontri, in passato, la banca centrale cinese ha addirittura congelato i pagamenti on-line di Alipay, collegandoli a “motivi di sicurezza” .