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Tim Hardin

Creato il 04 febbraio 2011 da Zambo
Tim Hardin
Tim Hardin, artista maledetto, la cui opera è poco conosciuta dal pubblico del rock al dì la della firma, che è quella dell’autore di alcune delle pietre miliari della musica rock, da Reason To Believe a How Can We Hang On To A Dream e If I Were A Carpenter. Cantautore malinconico del Greenwich Village degli anni sessanta, soffrì di non aver mai raggiunto il successo di pubblico, a dispetto di contratti con etichette importanti come Verve e Columbia. Fragile e bohemien, si lasciò scivolare in una spirale negativa di depressione, paura del palco ed eroina, fino a ritirarsi dalla scena musicale negli anni settanta e morire infine di overdose nel 1980, a quarant’anni.
Nel frattempo le sue malinconiche canzoni (di cui aveva ceduto i diritti) erano diventate hit da classifica oltre che veri e propri pezzi di culto nelle mani di artisti come Rod Stewart, The Nice, Greg Lake, Johnny Cash, The Carpenters, Youngbloods, Jayhawks, Marianne Faithfull, Fleetwood Mac, Sheryl Crow…If I Were A Carpenter in particolare ha conosciuto dozzine di cover, fra cui quelle di Johnny Cash, Joan Baez, Neil Diamond, Emmylou Harris, Waylon Jennings, Willie Nelson, Dolly Parton, Robert Plant, Bob Seger, Leon Russell, Dan Fogelberg, e persino i nostri Dik Dik. Sulla sua lapide è scritto: “He sang from the heart”.
“Se ti ascoltassi abbastanza a lungotroverei il moto di credere che è tutto veropur sapendo che mi mentivi in faccia mentre io piangevoancora sto cercando una regione per crederti...Se ti dessi il tempo di farmi cambiare idea troverei un modo per dimenticare il passato ancora sto cercando una ragione per crederti…”(Reason To Believe)
“Che posso dire, lei sta andando via,cosa posso fare, io ti amo ancora, è un sognocosa posso fare, lei dice che è finitacosa proverò a farese ancora non capisco perché lei dica cosìCome possiamo attaccarci ad un sognocome potrà mai essere come sembra?come possiamo attaccarci ad un sogno?”(Hang On To A Dream)
“Se io fossi un falegname e tu fossi una signorami sposeresti ugualmentevorresti un figlio mio?risparmio il mio amore nella solitudinerisparmio il mio amore per il dispiacereti do il mia esseredammi il tuo domani!”(If I Were A Carpenter)

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